La gara non metteva nulla in palio al di là dei tre punti. Bologna e Napoli sono scesi in campo per l'ultima gara della loro stagione regalando spettacolo ai tifosi presenti. 3-2 il risultato finale, con i felsinei autori di una prova di spessore. Sinisa Mihajlovic ha compiuto un vero miracolo e i tifosi vorrebbero che rimanesse, intanto il serbo si gode una salvezza affatto scontata qualche mese fa. Poco da dire invece per il Napoli. I ragazzi di Ancelotti sono scesi in campo con una formazione abbastanza rimaneggiata e con il tecnico azzurro incaricato di capire se scommettere ancora su qualche calciatore in vista della prossima stagione. Le risposte sono parzialmente arrivate, soprattutto dal punto di vista tattico.
Sceso con un 4-4-2 molto tecnico e senza Allan, il Napoli aggredisce fin da subito il Bologna. Nei primi venti minuti, infatti, i rossoblu hanno subito la manovra ospite, non impegno mai Karnezis. Quando i partenopei hanno leggermente abbassato i ritmi, ecco che il Bologna è riuscito a piazzare un doloroso uno-due. Il primo goal arriva grazie alla bella giocata di Palacio, che al 43' corre sull'out mancino e serve Santander con un bellissimo cross di sinistro. In area, Santander scappa a Luperto e colpisce di testa. Passano due minuti e ci pensa Dzemaili a fare 2-0. L'ex di turno galoppa indisturbato e batte Karnezis dalla distanza. Nessuno del Napoli lo contrasta, complice anche le scarse abilità in fase di copertura dei due centrali di centrocampo Ruiz e Zielinski.
Nella ripresa assistiamo ad un Napoli più maturo. Ancelotti non cambia nulla per cambiare tutto, dando più fiducia a Ghoulam. Il laterale sinistro aumenta i giri del proprio motore e accorcia le distanze al 59' con un bel mancino. Buona anche la prova di Younes, sempre imprendibile nell'area avversaria. In collaborazione con Callejon, entrato al 64' al posto di Verdi, il tedeschino avanza in area e consente a Mertens di fare il 2-2. Sempreverde il belga ma è Younes la vera chiave di volta da cui ripartire. La fase finale di gara si conferma comunque emozionante. Il Napoli colpisce l'ennesimo palo della sua stagione con Zielinski, il Bologna si conferma invece più cinico e segna il 3-2 con Santander.
Una sconfitta indolore, sia chiaro. Ancelotti avrà sicuramente ottenuto le risposte che cercava e capito dove dover cambiare qualcosa. Il primo punto interessa soprattutto il centrocampo. Il Napoli ha a disposizione una ricca batteria di esterni e di centrali, motivo che ha costretto Ancelotti a abbassare di qualche metro Zielinski e Fabian Ruiz. Senza Allan, la coppia di duttili calciatori soffre però in fase difensiva, come ha confermato la progressione di Allan. Discorso analogo sulle fasce, dove Callejon, Younes, Verdi e Ounas si giocano la maglia per due soli posti. Sicuramente il Napoli dovrà dirottare parte del suo patrimonio verso un centrale piuttosto che per un interprete laterale. Discorso difesa. Luperto ancora soffre di qualche amnesia e forse, con Albiol in fase calante, bisognerà sondare il mercato per qualche profilo interessante.