Ottime risposte dalla vittoria a Frosinone per 1-3, ma un Empoli che non molla e continua a tenere accesissima la lotta salvezza. L'Udinese si trova dunque costretta a dare il 101% anche domani in casa contro una SPAL che viene da diverse vittorie eclatanti. Un successo e un mezzo passo falso dei toscani chiuderebbero definitivamente la questione evitando un'ultima giornata al cardiopalma. Tudor in conferenza stampa chiede sì attenzione, ma anche tranquillità.
Tutti pronti per quello che potrebbe essere il match più importante della stagione, qualche fastidio per D'Alessandro, ma la sua presenza non è in dubbio: “Oggi si è allenato bene, come tutti, però domani è una gara fondamentale, siamo pronti, poi chiaramente l'importanza del match sulla testa può incidere, ma i ragazzi vogliono andarsi a prendere questi tre punti che sarebbero importantissimi, non mi sbilancio sulla nostra prestazione, in conseguenza di questo ci sono i punti, andiamo ad affrontare un avversario che sta bene e che ha un allenatore molto preparato. Poi contano tante cose, la fortuna, l'avversario che affronti, gli episodi, il risultato è fatto di tante cose”.
In partite così pesanti la testa può essere bloccata, serve anche tranquillità: “Io ho visto bene i ragazzi, tranquilli e tesi il giusto, abbiamo lavorato sulle nostre cose, sappiamo i nostri pregi e i nostri difetti, spero si facciano vedere più i pregi dei difetti, la voglia di sacrificarsi è quello che ti porta a fare il risultato, poi la qualità dei singoli va a decidere il singolo episodio”.
La SPAL viene da risultati eclatanti, come la vittoria sulla Juventus e i poker rifilati a Empoli e Chievo: “La SPAL gioca da tanti anni con lo stesso allenatore, fanno un ottimo 3-5-2, dopo tutti questi risultati positivi spero magari siano un po' appagati, ma noi come sempre dobbiamo scendere in campo carichi a mille, come fosse l'Inter, la Juve o il Napoli, non ho giocatori stupidi, sanno l'importanza della partita e i senatori dovranno trascinare i più giovani”.
La lotta salvezza resta accesissima, con Udinese, Empoli e Genoa che tengono tutto in bilico: “Quando sono arrivato ho detto subito che c'era un calendario molto difficile, con tante big in serie, sapevo sarebbe stato difficile e che bisognava tirare fuori determinate qualità dalla squadra. Fino ad oggi abbiamo fatto bene, se domani non facciamo bene però roviniamo tutto”.