Carlo Ancelotti ha parlato in conferenza stampa in vista del match contro il Frosinone. Il tecnico del Napoli ha esordito parlando degli obiettivi stagionali: "Si vuole chiudere il momento negativo, focalizzare il nostro obiettivo del secondo posto al più in fretta possibile attraverso le nostre armi, ovvero fare una bella partita domani e vincere per pensare alle prossime. Il secondo posto resta un obiettivo, non considerato da molto all'inizio della stagione".

Inevitabile, poi un passaggio su Insigne: "Non ci sarà, ha provato questa settimana, ha ancora problemi a questo tendine dell'adduttore, sente fastidio. S'è allenato in maniera alternata, ma è un problema che ha già da qualche tempo. Non è serio, ma non gli permette di allenarsi al meglio e fare tutto quello che sa fare. Bisogna avere pazienza. Così come Allan che ha qualche fastidio da sovraccarico. Recupera però Albiol, è una buona notizia, anche se non credo partirà dall'inizio. L'unica strada è allenarsi bene, focalizzarsi sul lavoro, s'è allenato molto bene ma ha questo piccolo fastidio, ma lui sa già la strada, non c'è alcun caso, nessun problema. E' dispiaciuto per i fischi, ma guarda avanti".

Continua, Ancelotti: "La mia analisi resta positiva al momento, la squadra ha fatto vedere tante cose buone, soprattutto all'inizio della stagione, ma tutto sommato ho conosciuto ambiente, società, giocatori, si va avanti ancora con più fiducia perché vedo una squadra forte, mi ha ben impressionato all'inizio della stagione e dei limiti che vanno limati. Sono molto felice di essere qui, nella società giusta per le mie idee sul calcio ed ho grande supporto dal club che fa un'analisi positiva dell'anno. Il resto sono chiacchiere. Vedo un ambiente un po' troppo negativo, chi parla di fallimento, ma nessuno ha detto all'inizio che avremmo vinto campionato e Champions. L'unico rammarico forse è la coppa Italia, ma nel campionato siamo competitivi perché arrivare secondi con tutte le squadre che faticano ad arrivare quarte è già un ottimo risultato. Parteciperemo alla Champions. Vedo analisi di carattere fisico, che non corre, che deve correre di più, ma è un falso storico".

Il tecnico risponde poi a coloro i quali hanno criticato la condizione fisica della rosa: "Si confonde l'aspetto fisico con quello psicologico o mentale. La brillantezza non si misura, è un dato soggettivo. La squadra è stata più o meno brillante, ma talvolta è la tattica che fa sembrare cose diverse. Le gare con l'Arsenal sono state condizionate dall'aspetto tattico, noi controlliamo tutte le ore la condizione e se ci fosse un calo l'avremmo percepito. Più che altro sono calate un po' le motivazioni, a volte alla prima difficoltà ci smarriamo, come con l'Atalanta. In questo momento ci pesa essere usciti dall'Europa e questo condizione le prestazioni".

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