È un match delicatissimo per entrambe le formazioni. Dal lato Udinese Nicola cerca di trasmettere carica all'ambiente già a partire dalla conferenza stampa, parlando in modo grintoso. Rientra Sandro, che torna a disposizione dopo la lesione muscolare, e c'è la "pace" con i tifosi che, dopo un incontro chiarificatore con la società in mattinata, si sono fermati al campo per sostenere la squadra. Davanti c'è un Bologna che ha una chance però ghiottissima di accorciare le distanze nella corsa salvezza.
Il mister presenta il match: "Partita molto importante che ci permette di fare punti per migliorare la classifica, chiaramente anche loro vorranno conquistare il bottino pieno, ma noi non ci facciamo intimorire da nessuno, abbiamo lavorato molto sui dettagli in questa settimana e vogliamo che sia una partita importante per cambiare passo in campionato".
Con tante defezioni la carta Sandro è più di una semplice opzione, ma il brasiliano è un punto di domanda per via della sua condizione fisica: "La condizione buona deriva più da una valutazione sul lungo periodo, è chiaro che la voglia di rimettersi in gioco è alta e si è allenato bene tutta la settimana, valuteremo se impiegarlo. Il Bologna ha dei valori importanti, ma ci permette di esprimere le nostre qualità, oggi all'allenamento c'erano anche i tifosi che ci hanno dato una carica incredibile, ho sempre detto quanto siano importanti".
Tanti rigoristi diversi, dopo De Paul e Teodorczyk in amichevole ha calciato Mandragora: "Giochiamo intanto la partita, il fatto che l'abbiano calciato quattro giocatori diversi dimostra quanto tutti abbiano il coraggio di calciare un qualcosa di importante come un rigore".
Pausa forzata per il rinvio del match con la Lazio, è un'incognita: "Non mi faccio problematiche da questo punto di vista, non saprei dire se è meglio o peggio, so che con la sosta abbiamo permesso a dei giocatori di recuperare, domani al di là delle parole c'è solo la possibilità di farlo vedere. Sappiamo che è una partita importante, il Bologna potrebbe essere più avanti in classifica, ma è un avversario alla nostra portata e non temiamo nessuno".
L'analisi tattica della partita: "Una squadra non può occupare solo una porzione di campo, la partita si divide in quattro fasi, loro giocheranno dietro e noi sappiamo cosa fare, valutiamo tante soluzioni, le assenze permettono anche di provare qualcosa di nuovo, vogliamo metterlo in pratica, il Bologna meriterebbe di stare più in alto, ma ci siamo preparati per contrastare il loro gioco. Ci saranno novità tattiche, nella capacità di fare pressing e modulare il nostro modo di stare in campo in base alla partita. Abbiamo ritrovato il piacere di avere la spinta dei nostri tifosi in allenamento, starà a noi in campo, loro cercheranno di non farci giocare e noi dovremo essere bravi a rendere loro la vita difficile".
La chiave del match: "Io penso che la chiave sia il miglioramento che la squadra sta mettendo in atto nonostante le difficoltà che stiamo affrontando, voglio una squadra aggressiva, libera mentalmente e che attacchi la partita, non che sia passiva".
Chiosa finale sul ritorno in bianconero di Hallfredsson: "Hallfredsson l'ho conosciuto, una persona educata, ha delle qualità importanti, lo conoscevo già da prima ovviamente, la società ha fatto questa scelta, adesso valuteremo le sue condizioni fisiche, vedremo se nel lungo periodo potrà dare una mano e magari in futuro potrà diventare una risorsa".