Un Napoli troppo impreciso sotto porta sbatte contro la Fiorentina e complica il cammino verso lo Scudetto. Nonostante le tante occasioni create, i ragazzi di Ancelotti non riescono a superare un Lafont bravo e fortunato, portandosi a -8 da una Juventus che, in caso di successo contro il Sassuolo, potrebbe tornare a +11. Come una settimana fa, quando i bianconeri pareggiarono contro il Parma consentendo al Napoli di avvicinarsi di due punticini. Una gara positiva dal punto di vista del gioco, quella del "Franchi", stadio ancora una volta amaro per i colori azzurri dopo il 3-0 della scorsa stagione. Una sconfitta che di fatto estromise l'allora rosa di Sarri dalla lotta per lo Scudetto.

Sceso in campo con il consueto 4-4-2, questo Napoli di Ancelotti ha inizialmente lasciato la manovra alla Fiorentina. I ragazzi di Pioli, più compatti, l'hanno subito messa sulla foga agonistica, sperando di sorprendere gli ospiti. Dopo pochissimi minuti, gli azzurri hanno però cominciato a macinare gioco, sprecando almeno due occasioni nette. Al 7' Zielinski prima e Insigne poi mancano il goal da ottima posizione, quattro minuti dopo è più clamoroso l'errore di Mertens. Il belga riceve un cioccolatino da Ghoulam (subentrato all'acciaccato Rui poco prima, ndr) e a tu per tu con Lafont non angola bene la conclusione. Reattivo il francese, che respinge e salva la porta. Lo spartito della gara non cambia. Per tutti i primi quarantacinque minuti, il Napoli crea molto e spreca altrettanto.

Dopo qualche timida sortita viola nata grazie all'asse Veretout-Chiesa e guizzi isolati di Muriel, il collettivo ospite riprende a attaccare. Nella fase finale di primo tempo, il tandem Mertens-Insigne spreca ancora in maniera clamorosa. Al 36' è il belga a ricevere da Zielinski e a sbagliare da due metri, sul finire di frazione conclude a giro Insigne. Il suo tiro non trova maggior fortuna. La ripresa non cambia di spartito e vede sempre il Napoli a fare la gara. Al 53' grande occasione fallita da Zielinski che, con un tiro sibillino, chiama Lafont alla grande parata in contro tempo. Ancelotti capisce l'andamento negativo e sceglie di togliere Mertens per Milik.

L'inserimento del polacco porta immediati benefici. Con una Fiorentina più bassa, il fisico dell'ex Ajax consente al Napoli di salire e di non giocare solo in verticale. I ragazzi di Pioli si chiudono e ripartono in contropiede, come conferma la pericolosa progressione di Muriel al 76'. Dal limite, il colombiano manca però il passaggio per Mirallas, già pronto a concludere di prima intenzione. E' l'unico squillo fiorentino in una fase finale di frazione molto più favorevole al Napoli. Gli azzurri non riescono però a sfondare, complice anche un po' di sfortuna. L'inserimento di Verdi regala imprevedibilità ma la frenesia dell'ex Bologna non porta frutto. Il sigillo di una gara sfortunata lo imprime Milik al novantesimo. 

Nell'ultimo contropiede della gara, Callejon scappa a destra e serve il polacco, la cui scivolata manca lo specchio della porta. Un'occasione mancata che simboleggia l'intera gara del Napoli. Nonostante l'ottima prova, gli azzurri sono mancati nell'ultima zampata, sottolineando ancora una volta la pochezza offensiva di un reparto sempre più Milik-dipendente. Senza il polacco e con un Mertens appannato, il Napoli soffre moltissimo. Ancelotti dovrà lavorare molto su questo aspetto in vista dei prossimi impegni del suo Napoli, italiani e europei.

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