Il Napoli di Carlo Ancelotti supera la SPAL grazie a un bel colpo di testa di Raul Albiol. Il centrale di casa batte Gomis al 45' e sugli sviluppi di un corner. Prima e dopo, la solita SPAL ma non il solito Napoli. Se i ragazzi di Semplici hanno messo in campo un gioco compatto e arcigno in difesa, quelli di Ancelotti hanno mancato della solita pericolosità in avanti. Nel corso dei novanta minuti, il Napoli ha infatti provato a battere Gomis, trovando poche volte la via della pericolosità.

Sceso in campo con il 4-4-2 e con Zielinski e Mertens al posto di Fabian Ruiz e Milik, il Napoli ha subito fatto capire di voler vincere. I partenopei hanno subito preso il controllo del match, pressando una SPAL impotente e costretta a difendersi. Gomis non è però attivo, tutt'altro: superare gli undici di Semplici è compito arduo per i palleggiatori di casa. I calciatori del Napoli creano molto sulla trequarti ma non riesco a offendere, una confusione offensiva notata anche da Ancelotti nel post-gara. Non è un caso infatti che sia contro la SPAL che nelle ultime gare il Napoli abbia segnato quattro goal su sei da calcio da fermo. Per fortuna che a poco dal quarantacinquesimo ci abbia pensato Raul Albiol, bravo a colpire di testa e a battere un incolpevole Gomis.

Nella ripresa il Napoli comincia ad attaccare con veemenza ma senza trovare però la rete. Il tandem offensivo Mertens-Insigne crea scompiglio in area estense e i due attaccanti giocano praticamente a memoria e trovano varchi grazie anche al contributo di Callejon. Emblematica l'azione all'81', quando i due folletti partenopei triangolano e lo stesso Mertens trova il palo a Gomis battuto. Un azione da Napoli in una gara difficile. Nel finale c'è anche tempo per un miracolo di Meret, titolare nonostante i problemi alla spalla. Al di là del risultato, il Napoli mostra ancora una volta la sua capacità di vincere anche non brillando. Una caratteristiche che ha permesso ai partenopei di confermarsi secondi e di sognare ancora lo scudetto. La Juventus è avvisata.