SPAL-Cagliari potrebbe rivelarsi una sfida davvero interessante. Non scintillante, magari avara di goal, ma interessantissima per gli amanti della tattica e della Serie A. Entrambe le formazioni hanno infatti dato prova sia di pericolosità che di difesa molto equilibrata. Estensi e sardi sono attualmente lontani dalla zona rossa, fermi rispettivamente a tredici e dodici punti. Vincere, potrebbe spingere la formazione trionfante verso una posizione più salda. Una bella iniezione di fiducia per entrambe le squadre, il cui primo obiettivo è quello di raggiungere la salvezza.
Dato ormai per certo il 3-5-2, mister Semplici ha giusto un dubbio per reparto. Vanja Milinkovc-Savic in porta, protetto dal terzetto difensivo composto da Cionek, Vicari, e Felipe. Il primo resta però in ballottaggio con Kevin Bonifazi. In mediana, spazio a Mirko Valdifiori, affiancato da Missiroli e Schiattarella. Manuel Lazzari sorveglierà l’out destro, Costa si gioca una maglia con Fares. In attacco, infine, Antenucci e Paloschi si giocano un posto al fianco di Petagna.
Più equilibrato il 4-3-2-1 sardo, con Maran che dovrebbe confermare Leonardo Pavoletti in avanti. Dietro di lui, Joao Pedro e Castro. Cragno in porta, protetto dai centrali Pisacane e Ceppitelli. Il primo si gioca il posto con Romagna. Sulle fasce difensive, Srna e Padoin. Qualche incertezza a centrocampo, dove Bradaric si gioca un posto con Cigarini. Il croato potrebbe osservare un turno di riposo dopo la brutta prova contro il Cagliari. Barella non rischia, ballottaggio tra Ionita e Dessena.
I match tra SPAL e Cagliari hanno sempre sorriso ai sardi. Tre vittorie infatti nelle ultime tre sfide di campionato per i rossoblu. Il primo incrocio lo si registra nel 2016, in Coppa Italia. Quattro goal di Borriello ed una rete di Sau ammazzarono gli estensi, in goal con Antenucci. Nella loro prima stagione in A, poi, i ragazzi di Semplici vennero anche sconfitti in casa a causa dei goal di Barella e Joao Pedro. Al ritorno, infine, la sfida terminò 2-0: Cigarini e Sau i mattatori. Ora gli estensi non vogliono più perdere, è giunto il tempo del riscatto.