Arrivato fra grandi aspettative André Silva, ex giocatore del Porto e campione d’Europa con il Portogallo è sbarcato a Milano, sponda Milan, per un prezzo vicino ai 40 milioni di euro. Ma l’attaccante 23enne non riesce a lasciare il segno nella parte rossonera milanese dopo aver giocato 24 partite ufficiali. Bottino magro e amaro che non convince Gennaro Gattuso che, dunque, lo spedisce (in concordanza con la società) subito in prestito (con diritto di riscatto) al Siviglia, lontano dall’Italia, lontano dal Milan e della Serie A. Solo 9 presenze con la squadra spagnola ma è riuscito a siglare ben 7 reti. Ottimo bottino iniziale per l’attaccante portoghese che, forse, visto l’infortunio di Gonzalo Higuain che lo rende un punto interrogativo in vista del match contro la Juventus, poteva risultare utile nelle rotazioni con l’attaccante argentino e il giovane Cutrone.

Recentemente André Silva ha rilasciato un intervista presso il quotidiano sportivo portoghese “A Bola” dove ha parlato della sua prima esperienza in rossonero: “Il mio obiettivo è quello di diventare il miglior attaccante del mondo, lavoro duramente solo per questo. Non avrei voluto lasciare Milano, ma desideravo giocare di più e per questo motivo ho deciso di andare via. Ho vagliato alcune ipotesi e si è presentata l'occasione Siviglia, adesso sono qui e sento di aver preso la miglior decisione per la mia carriera” parole che sanno di “frecciatina” nei confronti del club milanese.

Infine un occhio di riguardo al mondiale russo e ai suoi anni al Porto: “Al Mondiale non ho giocato come volevo. Trasferirmi al Benfica o allo Sporting? Non potrei mai, il mio cuore batte per il Porto”.