La squadra di Gattuso aveva bisogno di confermare il risultato della partita precedente contro la Sampdoria. Per farlo, i rossoneri necessitavano di battere anche l’altra genovese, nel recupero della prima giornata di campionato (rinviata a causa del crollo del ponte Morandi). In caso di successo, il Milan avrebbe fatto un grosso salto in classifica, raggiungendo la quarta posizione, alle spalle di Inter e Napoli e a pari merito con la Lazio.
In campo il mister calabro ha schierato nuovamente le due punte Higuain e Cutrone per incrementare ulteriormente la convivenza. Da notare anche il cambiamento di modulo sperimentato da Rino Gattuso: il 3-4-1-2 con la linea difensiva composta da Musacchio, Romagnoli e Rodriguez, il centrocampo da Kessie e Bakayoko e dagli esterni Laxalt e Suso, sulla trequarti Chalanoglu a sostenere i due bomber milanisti. Assetto tattico innovativo dunque, che durante il corso del match ha visto molto lo scambio di ruoli e il sostegno reciproco nel ricoprire le posizioni da parte di tutti i giocatori.
Da rimarcare soprattutto la prestazione dell’onnipresente Kessie, il quale oltre a svolgere il suo ruolo di centrocampista centrale ha anche dato una mano a coprire la fascia destra a Suso e Musacchio (praticamente in qualità di terzino destro). L’ivoriano inoltre ha donato la sua solita prestazione quantitativa ed energica, proponendosi spesso con inserimenti nell’area di rigore avversaria. Buona anche la prova dello spagnolo Suso che, dopo essere tornato a segnare nella scorsa partita contro la Sampdoria, si è ribadito anche contro l'altra genovese. Evidenziabile anche il contributo decisivo del capitano Alessio Romagnoli che, ad eccezione dello sfortunato episodio dell’autogol attribuitogli in seguito ad una deviazione sul tiro di Kouame, è stato protagonista di un’ottima partita e soprattutto autore del gol del 2-1, determinante per le sorti dell’incontro poiché messo a segno nei minuti di recupero.
Il Milan può ritenersi soddisfatto del gioco messo in mostra in questa gara, che effettivamente non è molto distante da quello espresso nei precedenti incontri, ma finalmente sta riuscendo a portare i risultati sperati. Il difetto però rimane lo stesso: c’è bisogno di maggiore attenzione in fase difensiva, quindi di concedere molto meno agli avversari di quanto finora si stia concedendo. È proprio questo l’aspetto su cui Gattuso dovrà lavorare con i suoi, anche perché contrariamente ai dati difensivi, i numeri offensivi sono nettamente positivi e rassicuranti: il Milan segna tanto e lo conferma la classifica dei migliori attacchi della Serie A che vede i rossoneri secondi solo alla Juventus, con l’attivo di 20 reti segnate in 10 partite.
La prossima partita sarà ad Udine contro l’Udinese, che non sta attraversando esattamente il proprio miglior periodo di forma. Infatti i friulani sono 16esimi a 9 punti e a soli 3 dalla zona retrocessione. Vedremo se il Milan riuscirà a confermare questo trend positivo e a trovare continuità di risultati per puntare sempre più in alto.