Il Parma prepara la sfida contro il Frosinone. Un vero e proprio match salvezza per i ducali, che dovranno arginare una rosa rilanciatasi dopo la vittoria contro l'Empoli. Forti del fattore casa, i ragazzi di D'Aversa cercheranno tre punti importantissimi in ottica promozione. Dato per certo il 4-3-3, il portiere titolare sarà Sepe, protetto dai centrali Bruno Alves e Gagliolo. Come terzini, D'Aversa probabilmente sceglierà Iacoponi e Gobbi.
A centrocampo nessun dubbio, dove sarà Stulac il mediano incaricato di orchestrare la manovra. Ai suoi lati agiranno Barilla' e Rigoni. Grande incertezza in attacco, dove l'unico certo del posto è Gervinho. Come punta centrale, Ceravolo se la gioca con l'acciaccato Inglese, così come Di Gaudio resta in ballottaggio con Siligardi. Un modulo sicuramente a trazione anteriore, per battere un Frosinone deciso a vincere ancora.
Intervenuto su la Gazzetta di Parma, l'ex giocatore ed ora dirigente Alessandro Lucarelli ha parlato del cammino dei suoi: "Dovremo essere bravi ad analizzare bene ogni sconfitta. Chiaro che da fuori il tifoso vede il risultato ed è contento se vinci anche se giochi male. Noi dobbiamo analizzare le prestazioni. In queste due partite abbiamo concesso qualche leggerezza in più che sino a poco tempo fa non commettevamo. Dobbiamo rialzare l'asticella dell'attenzione subito. Dobbiamo essere bravi a percepire il senso del pericolo".
Analisi poi sul suo nuovo ruolo di dirigente: ""Come sto vivendo il passaggio da calciatore a dirigente? Me ne sto rendendo conto. Perché da un lato so di aver smesso, di avere un altro ruolo, so che non sono più in prima linea come poco tempo fa. Però dentro ho ancora il fuoco del calciatore".