Una sconfitta all'Atleti Azzurri D'Italia ci può stare, anche se il passivo è pesante, la classifica in ambito salvezza rimane buona con la zona rossa a distanza di sicurezza.  Il Parma paga ancora a caro prezzo delle ingenuità nella ripresa, cade sotto i colpi di un'Atalanta rinata.

Gli uomini di D'Aversa, sotto il diluvio, reggono bene il campo fino allo sfortunato autogol di Gagliolo, poi vengono affondati da Palomino e Mancini. Il tecnico deve rinunciare a Inglese, sostituito da Ceravolo, ritrova Gervinho e conferma Siligardi. Per il resto i soliti interpreti: Sepe, protetto da Alves e Gagliolo, terzini Gobbi e Iacoponi. A centrocampo Stulac, con ai fianchi Rigoni e Barillà. Nei primi 45 minuti è predominio dei padroni di casa, che con Ilicic soprattutto costringono Sepe agli straordinari. Il Parma prova a rispondere con Ceravolo e Barillà, ma anche Berisha risponde presente. Nella ripresa Gervinho ha sui piedi la palla del vantaggio, ma da pochi passi non trova il bersaglio grosso. Così l'Atalanta passa: Ilicic conclude, Sepe respinge proprio addosso a Gagliolo ed è autogol. Da quel momento in poi i gialloblu spariscono dal campo, i padroni di casa li affondano sui calci piazzati. Palomino sfrutta una spizzata sul secondo palo, Mancini invece segna anticipando sul primo. D'Aversa dovrà lavorare sul gioco da fermo, ieri è stato concesso troppo in queste occasioni. Non hanno convinto nemmeno i cambi: Gervinho è rimasto in campo tutta la partita, ma non ne aveva, Ciciretti e Di Gaudio non hanno dato il cambio di marcia sperato. Come nella partita con la Lazio dopo il gol subito non è arrivata la reazione, anche su questo dovrà lavorare il tecnico.

In attacco il Parma è sterile e Inglese-dipendente, gli avversari hanno ormai preso le contromisure sul gioco in ripartenza degli uomini di D'Aversa.  Le due sconfitte consecutive con Lazio e Atalanta hanno riportato l'ambiente con i piedi per terra, il prossimo turno con il Frosinone al Tardini sarà fondamentale per riprendere la marcia salvezza.