Rolando Maran ora è sicuramente più sereno. Dopo un inizio abbastanza sottotono, il suo Cagliari ha in parte ritrovato la forma dei tempi migliori, allontanandosi dalla zona retrocessione. In casa della Fiorentina, i sardi hanno voglia di punti, con Maran che non si fida dei toscani: "La Fiorentina è una squadra che ha grandissime potenzialità offensive. Ha un trio d’attacco formidabile. Dobbiamo accorciare sempre per non dare modo ai viola di essere pericolosi. Loro in casa arrivano da una serie molto positiva. Chiesa? E’ molto forte ma non dobbiamo avere paura di nessuno".
L'ex allenatore del Chievo Verona passa poi subito a parlare dei suoi ragazzi: "Non c’è Srna, non ci sono Lykogiannis, Klavan e Farias. Per il resto ci siamo allenati come dovevamo. Dobbiamo ripartire dai ritmi visti ultimamente. Sappiamo di trovare un avversario forte, ma questo deve stimolarci. Dobbiamo sempre arrivare alla gara con lucidità e carica superiori al 100%. Srna si è allenato ma senza contrasti, la botta continua a dargli fastidio al costato e non ha la possibilità di giocare come vorrebbe. Non sarebbe giusto rischiarlo. Farias purtroppo ha un fastidio che non riesce a smaltire: nonostante gli esami strumentali siano a posto non riesce a sopportare la fatica su quei muscoli. Ha bisogno di qualche tempo. Ceppitelli si è allenato bene questa settimana. Non so quanti minuti abbia nelle gambe, ha alzato il livello di preparazione e magari può giocare tutta la partita".
In seguito, il punto sulla possibile formazione: "Joao Pedro seconda punta? Col Bologna i due davanti hanno fatto bene, ma la formazione la dirò prima ai giocatori. Sono soluzioni che possiamo adottare sia dall’inizio che a gara in corso. Pavoletti? Non è ancora diventato papà, aspettiamo l’evento da un momento all’altro. Lo vedo bene e si tratta di un momento gioioso. I nazionali hanno giocato quasi tutti due partite, ho cercato di salvaguardarli un po’ ma sono stati i primi a voler lavorare. Sono rientrati già martedì, altre volte il ritorno era stato più tardivo. Barella? Non va gestito più di tanto, perché lui scende in campo con gioia. Ha grande personalità e distingue il campo da tutto il resto, non mi preoccupa l’esposizione mediatica. Castro lo avevo già utilizzato da trequartista gli anni scorsi. Nel comporre una squadra devi cercare gli equilibri, lui anche davanti può fare un contributo importante. Ho tanti giocatori con caratteristiche offensive a centrocampo, loro devono sapere che l’interscambiabilità è importante. Togliere i punti di riferimento all’avversario deve essere una forza"