Il Milan, chiamato alla vittoria, dopo le prestazioni così così di inizio campionato, incorre in un altro pareggio. Sta volta è l'Empoli a fermare i rossoneri, complice un errore grave di Romagnoli nel secondo tempo, che regala praticamente un rigore ai toscani. Finisce 1-1, con Gattuso sempre più in bilico e Leonardo e Maldini, amareggiati in tribuna.
LE SCELTE
Sponda Milan, Gattuso, riconferma 10/11 dei titolari visti contro L'Atalanta, ad eccezione dell'infortunato Higuain, rimasto a casa per un risentimento muscolare. Andreazzoli sceglie di schierare un 4-3-1-2, con Traorè trequartista, per limitare il più possibile Biglia in fase d'impostazione.
EMPOLI – Terracciano; Di Lorenzo, Silvestre, Maietta, Veseli; Krunic, Capezzi, Bennacer; Traorè; La Gumina, Caputo.
MILAN – G. Donnarumma; Calabria, Musacchio, Romagnoli, Laxalt; Kessié, Biglia, Bonaventura; Suso, Borini, Calhanoglu.
LA PARTITA
Il match tra Empoli e Milan si apre nel segno di un ritmo abbastanza lento, con le due squadre che inizialmente si studiano a vicenda. Alla prima vera occasione della partita, al 10', Biglia, dopo un cross dalla sinistra di Laxalt, vede arrivarsi la palla dell'1-0, dopo un rinvio maldestro di Maietta. Gran tiro di esterno sinistro dell'argentino che, complice anche la deviazione di Capezzi, batte l'estremo difensore toscano. Nella prima mezz'ora non succede praticamente nulla e, agli uomini di Gattuso sembra mancare la tranquillità nelle giocate, anche quelle più semplici. L'Empoli si fa finalmente avanti grazie ad un'iniziativa personale di Krunic che lancia La Gumina verso la porta avversaria mettendolo a tu per tu con Donnarumma che però è bravissimo a ipnotizzarlo. La partita si accende e, gli uomini di Andreazzoli, hanno una nuova possibilità di trovare la rete del pareggio: bel lancio di Maietta che libera Caputo in area, ma è straordinario, di nuovo, Donnarumma che, aiutato anche dal palo, riesce a tenere in salvo la porta rossonera. Al '31, dall'altra parte, è il Milan a sfiorare il goal, prima con una conclusione da fuori di Bonaventura e poi, su ribattuta con Kessie. Terracciano, però, è attento. Il primo tempo si chiude con il Milan padrone del campo ma, momentaneamente, non del risultato.
Il secondo tempo si apre sulla falsariga del primo, con un buon Milan, che cerca di trovare la rete della sicurezza. Al 64' il cambio che deciderà la partita: dentro Michelidze, fuori uno spento La Gumina. Qualche minuto più tardi, al '70, è proprio lui a procurarsi un calcio di rigore, dopo un ingenuità incredibile di Romagnoli che, dopo avergli regalato la palla, lo stende in area. Fabbri consulta il VAR e Caputo va dagli undici metri, battendo Donnarumma e regalando ai suoi, la gioia del pareggio. Andreazzoli si difende, inserendo Rasmussen e Brighi mentre Gattuso, prova l'arrembaggio finale inserendo Castillejo, Cutrone e Bakayoko. Gli ultimi dieci minuti vedono Terracciano compiere due autentici miracoli su Suso, l'unico dei suoi, a provarci fino alla fine. Continua la maledizione dei secondi tempi per i rossoneri e, dopo l'ennesimo pari, Gattuso, sembra tutt'altro che sicuro del suo posto in panchina.