Ci siamo (finalmente)! Domani ritornerà la Champions League ed il Napoli debutterà in trasferta a Belgrado contro la Stella Rossa.

Carlo Ancelotti è intervenuto per presentare la partita. Il Napoli è reduce dalla vittoria contro la Fiorentina: "Si parla molto d'identità, ma io continuo a dire che quanto fatto negli ultimi anni è un grande patrimonio che non penso nemmeno lontanamente di distruggere, voglio solo dare qualche opportunità nuova in entrambe le fasi. Non voglio che la mia squadra abbia una sola identità, vorrei che ne avesse tante".

Dirà qualcosa di diverso domani sera rispetto alla gara contro la viola?: "Non c'è molto da dire, so bene quanto quest'atmosfera porti ai giocatori gli stimoli giusti, c'è solo da preoccuparsi di... non avere un'eccessiva preoccupazione. Servono coraggio, personalità, voglia di imporre il proprio gioco. Il fatto che ci sia il presidente è sicuramente positivo, è una gara che tutta Napoli sente, per cui cercheremo di fare il possibile per rendere felici la nostra gente".

Un girone difficile: "Il girone è difficilissimo ma lo affrontiamo con entusiasmo e grande voglia - ha commentato il tecnico azzurro- Tutti lo hanno definito il più difficile anche perchè c'è la Stella Rossa. Non tutti conoscono il suo valore, ma è una squadra partita forte in campionato e che ha eliminato ai preliminari un avversario molto valido. Rispettiamo molto tutto questo.  questo momento prevale l'eccitazione per iniziare questa nuova competizione, che è la più importante di tutte, affascinante per gli allenatori, per i tifosi, per i giocatori. C'è anche preoccupazione e voglia di iniziarla bene, che sarebbe molto importante, e di mettere la squadra a punto per giocarla al meglio".

Ancelotti ha chiuso la conferenza parlando dei ricordi che ha della Stella Rossa e soprattutto quella gara della nebbia: "Fu una finale anticipata di quella Coppa dei Campioni, ci aiutò la nebbia ma per me meritammo. Ricordo anche un gol clamoroso annullato, non si sa perchè, o forse si sa (ride, ndr) ma il ricordo è ancora molto vivo. Qui ho giocato due volte, nell'88 da giocatore, una gara difficilissima, la ricordo molto bene per l'episodio della nebbia. Nel 2006 disputammo qui un preliminare, entrambe le volte andò bene... se valesse il detto 'non c'è due senza tre' saremmo a posto, ma non è così semplice".

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