Il Milan batte la Roma all'ultimo respiro in apertura della terza giornata di Serie A. Un campionato che ci sta insegnando davvero che nel calcio non è mai detta l'ultima parola, nemmeno quando un veterano come Nzonzi sta gestendo l'ultimo pallone della partita sul parziale di 1-1: il francese ha sbagliato però il successivo passaggio, regalando ad Higuain l'opportunità di mettere l'assist giusto per il neo-entrato Cutrone, eroe di serata. Festa grande per i lombardi, buio pesto per i romanisti. Di seguito la cronaca del match.
Per quanto riguarda le formazioni iniziali, Gennaro Gattuso sceglie un 4-3-3. Il portiere è Donnarumma, difeso da Calabria, Musacchio, Romagnoli e Rodriguez. In cabina di regia c'è Biglia, supportato da Kessié e Bonaventura. Suso, Higuain e Calhanoglu formano infine il tridente offensivo. Eusebio Di Francesco risponde con un 3-4-1-2 a sorpresa. Fra i pali c'è Olsen, davanti a lui il trio con Fazio, Manolas e Marcano. Karsdorp e Kolarov sono i tornanti, Nzonzi fa coppia con De Rossi in mediana. Pastore si muove alle spalle del duo Dzeko-Schick in attacco.
L'avvio di gara si svolge su ritmi piuttosto lenti, con i giallorossi che danno la sensazione di non riuscire a trovare le misure giuste col nuovo modulo. Al contempo, i rossoneri non riescono invece a sfruttare alcune situazioni favorevoli, sprecando molto spesso delle ripartenze potenzialmente pericolose. Una prima occasione se la crea Higuain che, dopo un'azione quasi da ala, calcia dal limite verso il primo palo, trovando però la pronta risposta di Olsen. Provano a scuotersi gli ospiti, ma i risultati sono scarsi: la partita prosegue ed un inserimento di Calabria porta un altro pericolo. Poco prima della mezz'ora un bel sinistro dalla distanza di Suso impegna ancora il portiere avversario. Continua a stare meglio in campo il Diavolo, che al 40esimo trova meritatamente il vantaggio: Rodriguez entra in area in posizione defilata, rientra sul destro e mette un pallone rasoterra che giunge all'altezza del secondo palo, lì dove Franck Kessié non può sbagliare, da due passi. Il pubblico di San Siro applaude convinto i propri eroi al duplice fischio.
Di Francesco capisce che qualcosa non va e all'intervallo sostituisce Marcano con El Shaarawy, passando di fatto ad un 4-2-3-1 con Schick a destra, Pastore al centro ed El Shaarawy a sinistra sulla trequarti. Così la Lupa trova effettivamente il modo di alzare la pressione e proprio da un errore di Higuain in disimpegno nasce la palla gol per Dzeko, il quale calcia col mancino a giro dai venti metri, mancando non di molto l'incrocio dei pali. Il duello improvvisamente diventa più intenso e, sugli sviluppi di un corner, arriva il pareggio. Un cross iniziale viene infatti ribattuto male da Calabria, liberando di fatto lo spazio per la conclusione di Federico Fazio, che col destro ad incrociare insacca nell'angolo lontano. Meno di due minuti dopo, al 61esimo, i padroni di casa tornano in vantaggio con una ripartenza in cui Calhanoglu mette in porta Higuain, il quale salta Olsen e deposita semplicemente in porta: c'è però un'iniziale posizione di fuorigioco del Pipita. Il VAR interviene prontamente ed il gol dell'argentino viene annullato. Per un pelo.
Forse il 2-1 "sfiorato" spaventa un po' la fazione in trasferta, che diventa un po' restìa a muoversi in avanti rispetto a quanto fatto nel primo quarto d'ora della ripresa. Ne approfittano gli avversari, che trovano un paio di conclusioni con Calhanoglu e Rodriguez, ma nulla di più: Olsen sventa i pericoli senza problemi. La lucidità in campo cala col passare dei minuti e lo spettacolo ne risente. A circa quindici minuti dalla fine, sempre dalla bandierina, Nzonzi in mischia trova un controllo sporco ed il gol dell'1-2 da distanza ravvicinata: anche in questo caso però la VAR non perdona e, dopo la classica on-field review, la rete viene cancellata per fallo di mano del gigante francese. Le sostituzioni danno un po' una linfa nuova ad entrambe le squadre, ma quando arriva il recupero nessuno è stato in grado di cambiare il risultato. Arriva allora l'ingenuità, al quinto di recupero: Nzonzi sbaglia un pallone in uscita, Higuain può gestirla al limite e mette un assist poetico per il taglio di Patrick Cutrone. Subentrato, tutto solo a tu-per-tu col portiere avversario, il giovane italiano fa ciò che gli riesce meglio: gol. E fa vincere i suoi.