La partenza della nuova Serie A è tutta in salita per il Cagliari che, alla prima giornata, sull'erba del Castellani, sopperisce per 2-0 contro la formazione di casa dell'Empoli di Aurelio Andreazzoli. Tutto da rifare, dunque, per il neo tecnico dei sardi Rolando Maran che, a seguito di un ottimo precampionato, non riesce a convincere nella massima competizione calcistica italiana.
IL MATCH - Il ritorno in Serie A dell'Empoli risulta vincente e convincente: il Cagliari è stato dominato per tutti i novanta minuti e gli spettri della formazione della passata stagione incominciano ad arieggiare nelle menti dei tifosi. Nonostante il calcio d'Agosto le geometrie del centrocampo toscano hanno funzionato anche grazie all'aggressività dei singoli, la densità della difesa e la rapidità degli attaccanti. Il Cagliari risente delle assenze di uomini chiave come Joao Pedro e Srna, squalificati, presentandosi con Lucas Castro come unico volto nuovo della stagione, arrivato grazie alla forte volontà di Maran mentre Farias è stato preferito a Sau come partner di Pavoletti.
La partita mostra come sia l'Empoli la squadra più agguerrita e che mostra più motivazione e convinzione dei propri mezzi e dopo un quarto d'ora ferisce e perisce la difesa rossoblù grazie ad un assist del talentuoso Zajc per Krunic che imbuca Cragno. Ma è solamente l'inizio perché il Cagliari sbanda e non riesce a reagire; lo dimostra quando, dopo pochissimi istanti successivi al gol, Acquah, neo acquisto del club toscano, libera Zajc mandandolo di fronte a Cragno che, stavolta, non subisce un 2-0 che avrebbe avuto il gusto di amarezza e sconfitta. Zajc chiude troppo il tentativo di incrocio che si spegne sul fondo. Prima della fine del primo tempo il Cagliari accenna ad una reazione cercando di proporre azioni d'attacco interessanti che, però, non vanno a buon fine a causa della scarsa mira dei rossoblù.
Ma nel secondo tempo, dopo soli cinque minuti, l'Empoli raddoppia e mette alle strette il Cagliari; Zajc e Caputo triangolano e l'ex attaccante del Bari trafigge Cragno che vede il pallone gonfiare la sua porta per la seconda volta. 2-0 e partita che si incanala verso la vittoria per i padroni di casa. Ne sussegue una comoda amministrazione del match per i ragazzi di Andreazzoli che lasciano il pallino del gioco tra i piedi dei rossoblù: semplice amministrazione. Intorno al 60' Pavoletti colpisce un palo che poteva mettere in discussione il risultato così come poteva farlo la punizione di Lykogiannis che viene sventata da Terracciano che, di difficoltà tra i pali, ne ha avuto ben poche.
UNA PRIMA CHE NON VA - La vittoria nella prima giornata di campionato per i sardi manca da tanto tempo. Per il terzo anno consecutivo il Cagliari non trova i primi tre punti stagionali. Come dire? Non c'è due senza tre. Basti ricordare la sconfitta di due anni fa contro il per 3-1 a Marassi: Ntcham, Laxalt e Rigoni concludono un eccellente rimonta a seguito della rete del vantaggio di Borriello. L'anno scorso, invece, il Cagliari ha perso contro i campioni in carica della Juventus, a Torino, dopo un perentorio 3-0, grazie ai gol di Mandzukic, Higuain e Dybala. L'ultima vittoria dei rossoblù alla prima di campionato risale al 2013 quando il Cagliari vinse in rimonta contro l'Atalanta, rimontando lo svantaggio siglato da Stendardo grazie ai gol di Nainggolan e Cabrera. All'epoca la partita, sulla carta, era in casa nonostante nella pratica fu giocata a Trieste, in esilio per il Cagliari. L'ultima vittoria in trasferta alla prima di campionato per i rossoblù risale al 2011, nella celebre vittoria dell'Olimpico contro la Roma per 2-1 grazie alle reti di El Kabir e Conti.
MARAN - Non è mancata la disapprovazione del tecnico Rolando Maran, nel post-partita, in merito alla sconfitta dei suoi uomini. "Non abbiamo fatto la partita che volevamo. È una giornata storta da archiviare, facendo tesoro degli errori. Ci siamo allungati e non siamo stati continui sulla manovra. Io e i miei giocatori siamo molto arrabbiati perché rispetto a cosa abbiamo mostrato fino ad ora nel precampionato e in Coppa Italia siamo stati troppo diversi. Ma non commento cosa succedeva l’anno scorso, dobbiamo fare prestazioni diverse da questa e ci metteremo in questa ottica. Centrocampo? È tecnico ma nella prima parte abbiamo sbagliato veramente tanto e se fraseggi e sbagli poi metti gli avversari in condizione di ripartire e far male; nelle difficoltà abbiamo perso riferimenti e non siamo stati squadra. Abbiamo sbagliato un po' troppo, pur costruendo diverse azioni da rete e tirando in porta più volte. Dobbiamo avere continuità in fase di possesso".