Niente Ochoa, tantomeno Tatarusanu: è David Ospina l'eletto per la porta del Napoli. Il ventinovenne - quasi trentenne - portiere colombiano ha sbaragliato la concorrenza del collega messicano e di quello rumeno e, a sorpresa ma nemmeno più di tanto dopo le parole del patron De Laurentiis di ieri, è - al netto di qualche problema fisico da riscontrare durante le visite mediche - il nuovo estremo difensore degli azzurri. L'oramai ex numero uno dell'Arsenal, finito ai margini del progetto Gunners dopo l'arrivo di Leno e la permanenza a Londra di Cech, sarà questa mattina in città per le visite mediche di rito, prima di apporre la firma sul contratto annuale che lo legherà al club partenopeo. 

Prestito oneroso - un milione circa - e opzione per il riscatto in favore del sodalizio campano, fissato ad una cifra prossima agli otto milioni di euro. Il profilo del sudamericano nativo di Itaguì è quello che ha maggiormente convinto la dirigenza napoletana e Carlo Ancelotti: profilo internazionale di grande affidabilità e spiccata personalità, oltre che di buone qualità individuali e di ottima reattività, sulla quale ha costruito la sua ottima carriera. Titolare da una decade della Nazionale dei Cafeteros, Ospina è stato tra le altre cose anche il numero uno indiscusso dell'Arsenal negli ultimi anni, difendendo la porta dei Gunners sia in Premier League che in Champions ed Europa League. 

Profilo dunque perfetto per affiancarsi ad Alex Meret, consentendogli di recuperare con tutta calma dall'infortunio e, inoltre, di inserirsi gradualmente nella realtà partenopea con maggiore calma e serenità. Nelle idee di Carlo Ancelotti anche un'alternanza costruttiva, come già accaduto ai tempi del Real Madrid, con Ospina potrebbe diventare il portiere designato per difendere i pali azzurri in Champions League, mentre al giovane friulano toccherebbe il ruolo in campionato, laddove si è già fatto le ossa alla Spal e non solo.