Si chiude quest'oggi la prima parte della preparazione, in quel di Dimaro, per il Napoli di Carlo Ancelotti: il tecnico di Reggiolo ha parlato stamane, dopo l'allenamento mattutino, in conferenza stampa. Tanti i temi trattati dal nuovo tecnico degli azzurri, il quale ha fatto il primo punto della situazione al termine dei primi venti giorni di lavoro con il gruppo. Tante note liete, dai giocatori all'organizzazione, per finire al rapporto con il presidente De Laurentiis. L'attenzione, chiaramente, è stata sulla rosa, sui posizionamenti dei giocatori e su come intende schierarli nei rispettivi ruoli.
"Oltre gli infortuni, Meret e Zielinski, sono tutti a disposizione e credo che questo periodo sarà molto utile perché il lavoro fatto è stato ben assimilato e positivo. Il parco attaccanti? Non ho ancora visto Mertens, ma in generale tutta la rosa che ho a disposizione è di qualità, competitiva, giovane, volitiva, con grande qualità fisica. Le impressioni sono state confermate in questo ritiro. Mertens arriva il sei e credo possa fare 45' l'amichevole dell'undici. Lui è attaccante, può giocare in tutti i ruoli. Callejon? Lo vedo bene, sta facendo bene, sono molto contento di lui, gli ho dato una soluzione in più: è un esterno fantastico, attacca benissimo la profondità. Agli esterni chiedo qualche volta di entrare ma non voglio cambiare ruolo ad uno che è tra i migliori lì. Gli ho dato una soluzione in più che sta facendo, ma senza alterare le sue caratteristiche".
Inevitabile anche un passaggio su Milik, sul suo rientro: "Milik sta bene, l'ho visto bene. Si sta allenando bene. Ha un difetto di condizione perché chiaramente è arrivato dopo. Quanti gol farà non lo so e non mi interessa molto, mi importa quanti gol farà il Napoli. Non può e non deve essere considerato soltanto un bomber, ma è un giocatore molto utile in fase di manovra ed impostazione, perché cura molto bene la palla. E' molto motivato ed ha iniziato benissimo la preparazione". Da un centravanti ad un altro, con Ancelotti che parla molto bene di Roberto Inglese: "Può far molto bene, è un ragazzo umile, modesto, lavoratore, nutriamo grande fiducia in lui. Lo scorso anno ha fatto molto bene, per lui vale il discorso di tutti: c'è concorrenza, si dovrà giocare il posto con gli altri".
Dall'attacco al centrocampo. Tanti i temi da trattare, a partire da Hamsik e Diawara, per finire ad Allan ed al nuovo arrivato Fabian Ruiz: "Rog? Ha strapotere fisico e quindi sarà utilizzato in quella posizione, la fortuna è che abbiamo 6 centrocampisti più Grassi, che conoscevo poco e mi ha sorpreso in positivo. Abbiamo giocatori di corsa, qualità, aggressivi, abbiamo un reparto molto vario e sfrutterò al massimo tutte le qualità. Hamsik regista? Ha pensato che quella fosse la sua posizione, non impongo nulla, lui è felice. Sembra abbia giocato sempre lì, ci può dare qualità e ampiezza, cambi di gioco, verticalizzazione, e Diawara è su quella linea lì con freschezza, ottima posizione in fase difensiva e nella qualità del gioco è abituato a giocare corto ma sta velocemente imparando a giocare lungo. Non sarà il perno del centrocampo, Hamsik, perché abbiamo 6 centrocampisti di ottimo livello e li utilizzeremo tutti. A fine anno non voglio avere giocato sfiancati e altri demotivati. Maksimovic? Sono soddisfatto, è un difensore elastico, veloce, può giocare sia centro desta che centro sinistra".
Il reparto da migliorare, in termini numerici, è sicuramente quello difensivo. A breve arriveranno il terzino ed il portiere tanto attesi: "Terzino e portiere non sono ancora arrivati. Ci sono situazioni che stiamo valutando con la società, poi decideremo. Non abbiamo emergenza, la squadra è ben fatta e il mercato chiude il 17 agosto, ci sarà qualche movimento da fare e, nel caso, lo faremo con molta calma e serenità. Allan terzino è una possibilità per il futuro? In questo periodo l'abbiamo fatto perché erano amichevoli e non avevamo giocatori a disposizione. Allan è disponibile a farlo ma non è un'idea che ho. L'unico giocatore che ha cambiato posizione è Hamsik che mi sta dando molte soddisfazioni, così come Insigne centravanti, ma lui deve stare nel posto dove sa giocare".
Inevitabile in questi giorni non parlare anche di mercato, tra le trattative per Sabaly, Arias ed Ochoa in rampa di lancio ed i sogni sul mercato che vorrebbero il Napoli di Ancelotti sempre interessato ad un centravanti: "Le priorità non sono mie o del presidente o del ds, ma la priorità di un gruppo che discute e prende decisioni insieme. Cavani? Sono voci che nascono in ogni mercato, poi ci si prepara a quello di gennaio. Ma io ho dei giocatori fantastici e ho la fortuna di allenarli, perciò i giocatori delle altre squadre non mi interessano".
Ed ancora, sul gap da colmare con la Juventus e sul paragone ai nastri di partenza con le altre squadre di vertice, l'analisi del tecnico emiliano: "Il Napoli si è avvicinato alla Juve? Non so, noi abbiamo la rosa al completo, loro non ancora. E' difficile fare paragoni e non mi interessa farli, sono focalizzato sulla mia squadra, che mi piace molto. Quanto ci vuole per far inculcare la mentalità vincente? Difficile rispondere, è importante avere tutti lo stesso obiettivo. Si costruisce giorno per giorno in un ambiente ideale dove tutti sono motivati e danno il loro contributo. Quando sarà il Napoli di Ancelotti? Forse quando perdiamo... ma il Napoli è di Napoli, dei tifosi, della società. Questa è una squadra con alle spalle un lavoro fantastico nel quale cerco di mettere le mie conoscenze".
Infine, sul sorteggio e sul rapporto instaurato in questi giorni con il presidente De Laurentiis, la chiosa: "Sorteggio campionato? Si tratta di casualità, le affronteremo tutte prima o poi. Litigi con De Laurentiis? Non abbiamo mai discusso. Intorno alla mia figura ci sono grandi aspettative, questo è normale, ma devo dire che ho trovato un grande ambiente, non solo per quello che riguarda i giocatori ma per tutti quelli che lavorano per il Napoli. Sono persone capaci, si lavora molto bene. Fino ad ora mi sono divertito e quando mi diverto sono anche pericoloso. E' un piacere lavorare con lui, si parla poco di calcio ma di tante cose. Ha grande cultura, uno dei miei hobby è il cinema e parlarne con lui è una bella esperienza. L'ambiente è sereno, motivato, che ha voglia di crescere. Ho letto sarei venuto a Napoli per richiedere giocatori top, invece sono qui perché mi piace il progetto e voglio aiutare a farla crescere nei prossimi anni".