Ore di speranza e di paure, ore frenetiche in casa Cesena visto che mercoledì si conoscerà con certezza il futuro della compagine romagnola. Nelle ultime ore, però, si accesa una speranza che potrebbe diventare realtà: secondo quanto riportato da fonti vicine al club bianconero sta prendendo sempre più corpo a possibilità che una cordata di imprenditori italiani, col sostegno attivo di un fondo di investimenti inglese, possa entrare a far parte della compagine societaria immettendo così nelle casse del Cesena denaro fresco per salvare la squadra romagnola.
La nuova cordata, infatti, potrebbe stanziare nell'immediato una cifra compresa tra i 2,7 milioni e i 4 e mezzo di euro destinata all'Agenzia delle Entrate per strappare un sì al piano di ristrutturazione del debito, oltre al pagamento di stipendi arretrati e la produzione di una fideiussione da 800mila euro. Questi ultimi aspetti, che stanno mettendo a serio rischio l'iscrizione del Cesena, potrebbero una penalizzazione di cinque punti ai blocchi di partenza della prossimo campionato.
Mercoledì, dunque, si decideranno le sorti del club con il presidente Lugaresi che predica calma: "Come fanno a pensare che io possa voler male al Cesena Calcio? O che voglia farlo morire così?. E' una cosa impensabile. Ma non lo dico tanto per me quanto per tutti quelli che finora hanno lavorato insieme a me, per tutti quelli che siedono nel Cda, molti dei quali sono figli di quelli che hanno fatto il grande Cesena con mio padre Edmeo. L'iscrizione in B era un atto dovuto perché se entro quel termine non l'avessimo fatto, il prossimo anno avremmo perso qualsiasi possibilità di esserci".
Il presidente, poi, prosegue analizzando la situazione nel dettaglio: "Ho incontrato i sindacati e se entro la prossima settimana non abbiamo risposte significative sarò io a portare i libri in tribunale e a fare un licenziamento collettivo. I dipendenti, circa una quindicina, non resteranno senza nulla. Per due anni prenderanno gli ammortizzatori previsti in queste situazioni". E infine una lamentela sul fatto che alcune aziende abbiano rifiutato di aiutare il Cesena: "Del resto l'indebitamento delle squadre di B si aggira per tutte sui 20 milioni di euro. Noi se avessimo avuto quei 4 milioni di credito, saremmo stati in linea con le altre squadre. Ma così non è stato e ora tutti si agitano per fare quello che io avevo chiesto sei mesi fa".