Può tornare in Italia Birkir Bjarnason e ad accogliererlo è pronto il Parma, fresco di promozione in Serie A. Il biondo centrocampista islandese, in procinto di partecipare ai Mondiali russi con la sua Nazionale, si sarebbe stufato dell'Aston Villa e della Championship, ed è alla ricerca di una nuova esperienza professionale. Il costo del cartellino non è esoso, dunque i crociati - che hanno già intavolato discorsi con la dirigenza dei Villans - potrebbero presto chiudere questa operazione e consegnare al tecnico D'Aversa una pedina importante, un giocatore duttile per il suo centrocampo. Per la porta, invece, l'arrivo di Emiliano Viviano è solo questione di ore. La trattativa è molto bene impostata, quindi è possibile che si vada alla definizione definitiva di essa dopo il week-end, nella giornata di lunedì.
Il sogno, però, si chiama Giuseppe Rossi. Un clamoroso ritorno al Parma è quanto potrebbe concretizzarsi per l'ex attaccante di Fiorentina, Villarreal e Genoa. Nelle ultime ore è arrivata la rottura col Grifone e il club che lo ha cresciuto e lanciato ci sta pensando seriamente, tanto che nelle ultime ore il direttore sportivo Faggiano avrebbe incontrato il suo entourage, capeggiato da Andrea Pastorello. Il giocatore gradirebbe la destinazione, undici anni dopo l'ultima volta, ma per il club gialloblù potrebbe essere solo l'ennesima idea di questo pazzo inizio di calciomercato dai mille nomi accostati alla squadra emiliana. In atto, infatti, non vi è nessuna trattativa, ma il fatto che il Parma stia cercando giocatori di un certo livello, d'esperienza, per fronteggiare il prossimo campionato di A, tiene aperta anche questa possibilità. Più probabile, l'arrivo di Leonardo Pavoletti, in uscita dal Cagliari. In questo caso c'è da battere la concorrenza dell'Atalanta, forte sul giocatore, poichè Gasperini lo conosce bene, fu lui infatti a lanciarlo qualche anno fa nel calcio che conta. In uscita, invece, Antonio Di Gaudio, ricercato in cadetteria dal Pescara di Bepi Pillon.
L'allenatore Roberto D'Aversa, fresco di conferma sulla panchina crociata, ha parlato così a iogiocopulito.it' delle caratteristiche che vorrebbe dalla sua squadra l'anno prossimo: "Il fatto di non mollare mai, l’attaccamento alla maglia di alcuni giocatori come Lucarelli che se non erro ci ha messo 23 giorni per tornare in campo dopo l’intervento; penso a Vacca che ha giocato stirato, a Munari che ci ha rimesso un crociato, penso anche a Di Cesare e a tutti quelli che nonostante non fossero al top della condizione sono scesi in campo, non risparmiandosi. Questo credo sia un pregio che vada sottolineato, così come la compattezza di gruppo con la quale abbiamo chiuso questo campionato: durante l’anno questo è stato l’aspetto che mano a mano è andato migliorando sempre più. Queste caratteristiche nel calcio premiano. Abbiamo incontrato delle difficoltà nel percorso, ma le abbiamo brillantemente superate perchè sia sempre stati un gruppo coeso. Qui a Parma l'ambiente è carico a mille, la dirigenza molto ambiziosa, ci sono tutte le premesse per fare bene il prossimo anno".