"Amin Younes è del Napoli e il suo futuro è lì. Onestamente avrei comunque trovato difficile la possibilità che il Genoa potesse imbastire una trattativa con il Napoli per il ragazzo, dal momento che non credo proprio che la società di Aurelio De Laurentiis voglia privarsi del giocatore neanche in prestito". Parole e musica di Nicola Innocentin, procuratore che cura gli interessi di Amin Younes, il calciatore tedesco di origine libanese dell'Ajax che ha firmato a gennaio con il Napoli ma ha fatto un clamoroso dietrofront ottenendo di rimanere in Olanda fino alla fine della stagione.
Dunque, salvo colpi di scena, Younes farà parte della rosa del Napoli che giungerà a Dimaro per sostenere il ritiro precampionato trentino. Carlo Ancelotti lo valuterà, poi deciderà insieme alla società se tenerlo con sè oppure liberarlo, vendendolo al miglior offerente facendo però registrare una buona plusvalenza netta. Il Napoli non pare invece orientato a dare Younes in prestito e lo stesso Innocentin ha smentito questa ipotesi: "Non credo che il mio assistito vada via in prestito. Dell'interessamento del Genoa non è vero nulla nulla, ho solo letto notizie sui giornali. Ho così contattato la dirigenza del Grifone per capire se la loro intenzione fosse reale, ma mi è stato detto che non era così".
Quando manca poco più di un mese all'inizio del ritiro estivo del Napoli - partenza prevista per il 9 luglio - il futuro di Younes è ancora incerto, avvolto in un grosso alone di mistero. Due possibilità quindi ci sono sul tavolo, ma è chiaro che sarà Ancelotti a decidere, lui che avrà tutto il tempo per valutare le condizioni fisiche del giocatore che dopo aver rinviato il suo arrivo a Napoli e aver rotto bruscamente con l'Ajax, è stato mandato dal cub olandesi ad allenarsi con le giovanili negli ultimi due mesi della stagione.
Se dovesse restare all'ombra del Vesuvio, per il teutonico si profilerebbe un ruolo di calciatore di completamento, una seconda scelta nei tre davanti, chiaramente impiegato come esterno offensivo e non punta centrale.