La telefonata di Carlo Ancelotti a Jorginho non è ancora arrivata e, forse, non arriverà mai. Eh sì, perché il centrocampista della nazionale italiana può essere il sacrificato in casa azzurra per finanziare parte del mercato in entrata. D’altronde è anche una questione contrattuale; l’accordo che vincola l’italo-brasiliano alla società partenopea scadrà nel 2019 e questa estate è l’ultima possibile per incassare un’ottima cifra e mettere a bilancio l’ennesima plusvalenza. Su questo punto di vista, poi, Joao Santos, l’agente del regista, è stato chiaro; il ragazzo non rinnoverà. Certo, le parole del centrocampista ieri in conferenza stampa sono state d’apertura verso il club azzurro ed Ancelotti, ma l’ipotesi Guardiola è più viva che mai ed irrinunciabile stante alle dichiarazioni dello stesso agente.
Ecco perché il Napoli ha iniziato a guardarsi intorno, alla ricerca di un profilo in grado di poter giocare anche in un centrocampo a due, la vera grande pecca di Jorginho. Il mirino è caduto su Leandro Paredes, centrocampista dello Zenit San Pietroburgo, ex Roma ed Empoli. È un profilo che piace quello dell’argentino, in grado di abbinare la qualità di piedi raffinati ma anche la quantità di un centrocampista in grado di fare filtro e non tirare mai indietro la gamba. È un classe ’94, in linea con i parametri del club partenopeo, da sempre pronto ad investire sui giovani talentuosi. La trattativa è in piedi, come ammesso dallo stesso agente dell’argentino Tomislav Erceg, ad Express, portale russo: “E’ vero, Leandro può tornare in Italia. Lo vuole il Napoli, c’è una trattativa con lo Zenit”.
La società di San Pietroburgo non vorrebbe privarsi del suo regista e sicuramente non vuole realizzare una minusvalenza 12 mesi dopo averlo acquistato per 23 milioni di euro; l’alleato degli azzurri, però, è proprio il giocatore, pronto a ritornare in Serie A.