Per alcune settimane il nome di Marco Giampaolo è stato accostato con insistenza al Napoli, il successore di Maurizio Sarri poteva essere proprio lui, salvo poi il club azzurro virare su Carlo Ancelotti, firmando l'ex tecnico del Real Madrid, Bayern Monaco e Paris Saint-Germain per tre anni. Il suo futuro, quindi, è tornato a tingersi solo dei colori della Sampdoria ed al Secolo XIX ha rilasciato alcune dichiarazioni importanti, nelle quali si evince la sua voglia di rimettersi in gioco nel capoluogo ligure: "Io ho sempre detto che qui sto benissimo. Napoli non era nei miei pensieri. Il summit con Ferrero? Ci siamo chiariti e chiarirsi è alla base di tutto, è stato un confronto sereno e costruttivo".
Il campionato appena andato a libri ha visto la squadra blucerchiata galleggiare intorno al sesto-settimo posto, salvo poi uscire dalla zona Europa nelle ultime tre giornate. L'aver mancato l'accesso all'Europa League è uno stimolo in più per mister Giampaolo per provare a fare meglio: "Ho già avuto dei confronti con la società, sa cosa penso della rosa della Sampdoria. So anche cosa pensa la società del mio lavoro, e tutti sappiamo un po' meglio cosa fare. Ho sentito che si dà un giudizio positivo del mio lavoro basato sulla valorizzazione dei giovani e la ricerca del bel gioco. Questo mi fa piacere. E' chiaro che qualcosa faremo, perchè qualcuno partirà, però tutto sommato l'ossatura della squadra del prossimo anno sarà simile a quella della scorsa stagione". Iniziano a circolare i primi nomi sul mercato, tra tutti il difensore centrale Colley e quello di Soriano, per quest'ultimo si tratterebbe di un gradito ritorno in blucerchiato: "Su Colley risponderò quando lo vedrò, se arriverà, non lo conosco, mentre sul secondo sarei ben felice di allenarlo perchè è un ottimo centrocampista, completo, con facilità di corsa e di inserimento. Mi pacerebbe avere Rog, Bentancur, ma non ne parlo perchè so che sono alla nostra portata".
Per quanto riguarda gli obiettivi del prossimo anno, Giampaolo tiene il freno tirato: "Oggi la Samp non è quella di Wembley, è una società sana, e cresce, con progetti e investimenti, ma grosso modo da decimo posto. Poi se va bene può fare settima, se va male dodicesima, ma di base non lottare per le posizioni alte. Io non sono contro i sogni ma sono per la realtà, bisogna essere realisti per non regalare illusioni".