Il Torino si toglie una bella soddisfazione nell'ultima giornata di questa Serie A. È infatti arrivata oggi infatti una vittoria di lusso per i granata, sul campo del Genoa, nell'anticipo delle ore 15:00. Una gara bella, con i padroni di casa che sembravano essersi imposti ma poi hanno subito lo svantaggio che si è poi raddoppiato nella ripresa. A quel punto è venuto fuori l'orgoglio dei genovesi, capaci però soltanto di dimezzare la distanza nel finale, quand'è stato troppo tardi nonostante il rosso ad Ansaldi. Si tratta comunque di un KO indolore per loro, mentre la controparte chiude l'annata col sorriso e ben 54 punti in classifica. Di seguito, la cronaca del match.
Per quanto riguarda le formazioni iniziali, Davide Ballardini sceglie un 3-5-2 all'inizio della sfida. In porta c'è Perin, davanti a lui Biraschi, Izzo ed El Yamiq. I laterali sono Pereira e Laxalt, in mediana invece largo a Bessa, Miguel Veloso e Bertolacci. Iuri Medeiros supporta Lapadula in attacco. Walter Mazzarri risponde con un 3-4-2-1. Vanja Milinkovic-Savic è difeso da N'Koulou, Bonifazi e Moretti. La linea mediana è composta da De Silvestri, Rincon, Baselli ed Ansaldi. In avanti invece Iago Falqué e Berenguer si muovono alle spalle di Belotti.
La posta in palio ridotta rispetto al solito ha come effetto una certa passività rispetto agli eventi di ambo le fazioni nell'avvio di gara. Certamente sono i padroni di casa a rendersi più pericolosi, forti di una certa supremazia territoriale: la catena di destra è quella che funziona meglio e porta Pedro Pereira a creare due minime occasioni. Prima, il suo pallone forte e teso non viene deviato efficacemente da Lapadula al centro dell'area; successivamente, un colpo di testa sempre del portoghese sugli sviluppi di un calcio d'angolo non trova nessuno pronto a ribadire in rete all'altezza del secondo palo. Il ritmo è comunque basso e non emerge nulla o quasi di rilevante.
È al termine di questa mezz'ora di nulla o quasi che arriva all'improvviso lo 0-1. Berenguer coinvolge Belotti sul fondo sinistro del campo nell'azione, rifinita perfettamente dal Gallo con l'assist mancino anticipato e rasoterra verso il centro dell'area, dove Iago Falqué deve soltanto appoggiare in rete per il classico gol dell'ex. Continuano poco dopo i guai dei rossoblù, che subiscono anche l'ennesimo infortunio di Izzo: al 38esimo il difensore italiano lascia il campo ad Omeonga, in virtù di un cambio di modulo piuttosto offensivo. Gli effetti non sono straordinari, ma perlomeno arriva qualche tentativo da fuori rilevante: prima è proprio il neo-entrato belga a trovare il bloccaggio di Milinkovic-Savic in due tempi, poi una punizione del limite viene calciata fuori da Iuri Medeiros, nel tentativo di sorprendere il portiere sul suo palo.
All'inizio della ripresa il parziale è quindi ancora di 0-1, e perciò Ballardini continua sulla sua linea a trazione anteriore, utilizzando il secondo cambio per inserire Pandev in luogo di Miguel Veloso. È 4-3-2-1 per il Grifone, che però continua a costruire troppo poco per reputarsi davvero meritevole di un pari. In questo modo anzi si aprono i varchi che permettono agli ospiti di firmare il raddoppio. Poco prima dell'ora di gioco un'imbucata premia Ansaldi che, dalla sinistra dell'area, trova coi tempi giusti con un altro assist rasoterra Daniele Baselli, freddo nell'insaccare il pallone col piattone destro di prima intenzione, senza lasciare scampo a Perin. È tempo di tentare un forcing per i liguri, che aumentano ulteriormente il proprio coefficiente offensivo con l'ingresso di Rossi.
Mazzarri non cambia nulla prima del 70esimo a livello tattico, consapevole dell'ottima tenuta difensiva dei propri calciatori che pur concedendo qualcos(in)a non lasciano grossi buchi. Serve addirittura un taglio profondo di Laxalt per creare un pericolo serio, con il pallone servito bene all'altezza del secondo palo per l'uruguagio, che però arriva con la vista annebbiata e calcia alto. I minuti scorrono, con le operazioni sempre più nella stessa metà campo, ma anche confuse: alla fine i giocatori locali trovano il gol dell'1-2. Minuto numero ottanta e Molinaro (subentrato da poco) devia goffamente su una verticalizzazione, concedendo a Goran Pandev la possibilità di superare Milinkovic-Savic con uno scavetto.
Il Ferraris si riaccende, la rimonta non è più un miraggio nonostante lo sia sembrata per tanti minuti. È così che Christian Ansaldi perde la calma: una scivolata su Omeonga vicino alla bandierina costa il secondo giallo e l'espulsione per l'argentino, quando mancano circa 300 secondi al termine dei tempi regolamentari. Il cronometro obbliga alla carica la squadra in svantaggio, che però appare stremata (il caldo si fa sentire parecchio). Arriva pure una grande occasione per il 2-2, ma stavolta Pandev - tutto solo davanti al portiere avversario, su un pallone sporco - non riesce a dosare bene il pallonetto, e colpisce così la parte superiore della traversa. Si spegne così una bella gara di fine campionato, sul risultato di 1-2.