Buona vittoria del Napoli, che in casa della Sampdoria onora la stagione disputando un ottimo calcio. Dopo una parte di gara puntellata da molte occasioni, i ragazzi di Sarri sbloccano la sfida al 74', quando è Milik a lasciar partire un tiro davvero imprendibile per Belec. Interrotta per dei cori razzisti, la gara riprende e registra il raddoppio del Napoli all'ottantesimo, con Albiol che svetta da corner battendo il portiere doriano. Napoli che si conferma dunque seconda forza del campionato ed eguaglia il suo record di punti, Sampdoria ormai lontana da qualsiasi discorso europeo. 

Padroni di casa che scendono in campo con il 4-3-1-2. Con un Viviano fermo poco prima del fischio di gara, Belec in porta e difesa a quattro composta da Bereszynski, Andersen, Ferrari e Regini. Chiavi del gioco affidate a Lucas Torreira, affiancato da Linetty e Praet. Dietro l'obbligato tandem offensivo Caprari-Kownacki, spazio a Gaston Ramirez. Nessuna sorpresa negli ospiti, con Maurizio Sarri che lascia in panchina Marek Hamsik per Piotr Zielinski. Nessuna sorpresa negli altri ruoli, dove Raul Albiol e Koulibaly proteggono Reina. Jorginho in mediana, affiancato da Allan e dal polacco ex Empoli. Al centro del tridente spazio ancora a Mertens, con Callejon ed Insigne ai lati. Completano l'undici partenopeo, i terzini Hysaj e Mario Rui. 

Napoli subito aggressivo nei primi minuti, con Dries Mertens che già al quinto minuto timbra il cartellino sugli sviluppi di un corner. Il signor Gavillucci annulla però tutto per offside, confermando la decisione dopo aver visionato il VAR. Passano dieci minuti ed è invece Insigne a provarci con il suo solito tiro a giro, un goffo Belec mette in corner l'idea del folletto partenopeo. L'ex portiere del Benevento è però molo più lucido sugli sviluppi del calcio d'angolo, andando a murare in maniera reattiva un colpo di testa di Raul Albiol. Come se lo scudetto fosse ancora in bilico, il Napoli continua ad attaccare a caccia del goal, con Zielinski che al 23' conclude di esterno trovando la risposta di pugni di Belec.

Passano cinque minuti ed è ancora Lorenzo Insigne a provarci: il suo tiro a giro finisce non di molto lontano dalla porta protetta da Belec. Sfruttando molto le verticalizzazioni, il Napoli giunge davanti al portiere doriano anche alla mezz'ora, quando è Callejon a tentare un pallonetto bloccato senza problemi da Belec. Destandosi dopo un lungo torpore, al quarantaduesimo grande occasione per la Sampdoria: sugli sviluppi di un calcio d'angolo, Ferrari stacca più in alto di tutti, trovando però solo la parte alta della traversa. L'ultimo squillo di frazione capita sui piedi di Allan, che al al 43' prova un tiro a giro senza trovare maggior fortuna.

Secondo tempo che comincia sui binari dell'emozione e con un'occasione per parte: al 48' tiro insidioso di Praet sventato da Pepe Reina, due minuti dopo è invece Insigne a spaventare Belec con un tiro a giro bello ed impreciso per questioni di millimetri. Nell'occasione, grande apertura di Allan, che pesca l'esterno partenopeo disegnando una parabola molto precisa. Sfida godibile, dunque, quella del Marassi, con la Sampdoria che all'ora di gioco tenta di pungolare Reina: il tiro di Kownacki non preoccupa però l'ex portiere di Liverpool e Bayern Monaco. Molto più pericoloso invece il Napoli, che tre minuti dopo vanifica una conclusione colossale: ricevendo da Mertens dopo una manovra collettiva di prima ed al volo, Insigne arriva a tu per tu con Belec, non riuscendo però a superare l'ex portiere del Benevento.

Il tanto attaccare porta alla fine frutto, per il Napoli, che al 74' sblocca la sfida del Marassi grazie ad un guizzo di Milik, subentrato a Mertens e bravo a concludere con un tiro a giro davvero imprendibile per l'estremo difensore della Sampdoria. La gioia per il goal viene però sostituita dal disgusto per i cori contro i napoletani, che costringono Gavillucci a sospendere la sfida per cinque minuti. Ricominciando, i ragazzi di Sarri suggellano il match all'ottantesimo, quando è Raul Albiol a battere Belec da corner prendendolo in contro tempo. Non ci sono altre emozioni, con la sfida che termina dopo sei minuti di recuperi. Migliore in campo per i padroni di casa, Belec. Per gli ospiti in evidenza Insigne.