Pareggio ricco di emozioni quello tra Benevento e Udinese, sicuramente quella meno contenta del risultato è la squadra bianconera, che ha sì interrotto l'incredibile serie di sconfitte, ma non è riuscita vincere in vantaggio di un uomo e dopo essere andata sopra due volte nel risultato. Un punto che trasforma in un +3 il vantaggio sul terzultimo posto.

Tudor a Sky ha commentato così la rocambolesca partita: "Il calcio è così, a volte succedono queste cose. Per noi è importante muovere la classifica, fare un punto dove la Juve ha faticato, contro una squadra che ha vinto a Milano ci può stare. Mancavano cinque minuti, però era importante fare una buona prestazione. Prendiamo questo punto e guardiamo avanti".

L'aspetto mentale continua a sembrare il tallone d'achille della squadra: "Dopo undici partite è normale ci sia depressione, tanti pensieri. Ho lavorato su questi aspetti, oltre che sulla volontà di giocare, di avere la palla. Secondo me hanno fatto una buona prestazione, prepariamo bene la gara in casa contro l'Inter. Ci sono cose che mi sono piaciute, altre che non mi sono piaciute, dopo quattro giorni è normale".

Molti si aspettano che il neo tecnico croato risolva tutti i problemi, ma non sarà così semplice: "Non è semplice individuare il problema, la responsabilità è di tutti. L'allenatore porta sempre cose nuove, i ragazzi sono cresciuti mentalmente, li ho visti meglio. Siamo andati a fare gol, siamo andati ad attaccare con i terzini. Per vedere qualcosa di più ci vuole tempo".

I gol subiti sono arrivati su azioni abbastanza banali: "Con un 3-5-2 prendere questi gol significa che dobbiamo lavorare. Con tre tiri hanno fatto tre gol. Ho ricevuto un paio di messaggi dai miei ex compagni della Juventus. Ho detto ai ragazzi che è normale fare calcoli, ma questo non porta a niente. Bisogna stare attenti in allenamento, i risultati devono venire come conseguenza delle prestazioni".