Finisce 1-1 allo stadio "Grande Torino" tra Torino e Milan. Un punto che è servito più ai granata che al Milan. Il diavolo con questo pareggio abbandona le residue speranze per un posto in Champions ma, allo stesso tempo, è stato graziato dalla sconfitta della Fiorentina che, se avesse vinto, avrebbe scavalcato i rossoneri agguantando così il sesto posto. Una gara non particolarmente emozionante, che ha visto due squadre decisamente sottotono data la stanchezza fisica, in particolare della compagine rossonera che non ha mai messo in difficoltà la squadra allenata da Mazzarri. Un Milan che non ha espresso un buon calcio e che dopo il grande gol di Bonaventura, ha preferito tenere palla piuttosto che cercare il gol della sicurezza, ma che è stato beffato, non solo dal calo fisiologico, ma anche da un Toro deciso, determinato e supportato dai propri tifosi. Ora occhio alle inseguitrici che hanno tanta fame e voglia di vincere.

Ha commentato la prestazione dei propri ragazzi, il tecnico rossonero Gennaro Gattuso che ha parlato ai microfoni di Premium Sport

Sulla partita: “Abbiamo sofferto gli ultimi 20 minuti. Abbiamo commesso un errore sulle marcature del gol. Succedono, ultimamente spesso. Abbiamo denotato stanchezza e abbiamo giocato meno puliti del solito. Potevamo perderla, ma potevamo anche vincerla con il palo di Abate. Oggi ne avevamo poco”.

Sulle due punte: “Se fossi sicuro che con due punti facessimo gol, ci giocherei sempre. Bisogna non perdere le partite e bisogna capire in che condizione è la squadra e se può reggere 90 minuti”.

Sulla discussione con Mazzarri: “Abbiamo tirato fuori la palla perché Obi si era fatto male. Tutto qua”.

Sulla crescita della squadra. “La condizione non è dei migliori, ma nemmeno da buttar via. Dobbiamo correggere gli errori. Dobbiamo continuare su questo percorso di crescita. Quando avevamo palla, avevamo paura di sbagliare. Dobbiamo mettere più cattiveria su quello che proponiamo e sviluppiamo. In questo momento, il problema della mia squadra è che dobbiamo migliorare su certe situazioni. L’errore sul gol lo fa Kalinic, perché si fa portare via. Dobbiamo migliorare sull’aspetto mentale”.

Sull’Europa League: “Dobbiamo difendere il posto. So da dove siamo partiti, è da tanto tempo che rincorriamo e dobbiamo stare molto attenti alla classifica”.

Sul suo percorso: “Il paragone tra Sheva e Belotti nasce sulle conclusioni in porta. Andrea aveva la stessa media di Andriy in allenamento. Io non mi do nessun voto. Sto allenando una società gloriosa, dopo esperienze difficili. Devo ringraziare la professionalità che questi ragazzi mi hanno dato. Questa è una squadra che gioca un calcio europeo e dobbiamo crescere tutti. Non bisogna abbattersi, bisogna preparare partita dopo partita. Dobbiamo pensare al presente. Mancano 5 partite e una finale di coppa Italia. Poi tireremo le somme”.

Sulla fase realizzativa: “Io faccio l’allenatore. Non faccio né il DS né l’AD. Il club compra i giocatori e l’allenatore li allena. Quelli che ho oggi, per me, sono i più forti. Si tocca con mano il fatto che non segniamo, ma forse è colpa mia e del mio staff se non riusciamo a metterli nelle condizioni di segnare”.

Ha parlato in seguito, ai microfoni di MilanNews, il centrocampista rossonero Lucas Biglia, sostituito per una botta al ginocchio.

"Era solo una botta al ginocchio, sto bene. Dobbiamo avere più cattiveria, abbiamo avuto le occasioni per chiuderla, abbiamo fatto un bel primo tempo ma quando hai l’opportunità di chiudere la partita devi farlo. Dobbiamo alzare l’asticella. Siamo felici perché ha mantenuto il pareggio Gigi con la parata ma sta dimostrando che è tra i più forti. Si sente un po’ la stanchezza, siamo un po’ delusi, ci serve cinismo e cattiveria per chiudere le partite. Speriamo di non fallire con il Benevento, proveremo ad arrivare in Champions fino a che la matematica non ci condanna”