Un ronzio nella testa. Piacevole piuttosto che fastidioso. Quella pulce che Arek Milik ha messo nelle orecchie di Maurizio Sarri nei cinquanta minuti disputati nelle ultime due partite - Sassuolo e ChievoVerona - si fa sempre più spazio nella mente del tecnico toscano che, riconosciuto il momento poco brillante del suo terzetto d'attacco - di Mertens soprattutto - sta pensando in vista della trasferta di San Siro ad un cambio nel ruolo di centravanti. Il fisicato polacco scala posizioni nelle gerarchie sarriane e potrebbe tornare utile sia per sfruttare meglio i calci piazzati che far salire la squadra in caso di necessità, come ha fatto in maniera pregevole nella sfida interna contro i clivensi.
D'altro canto il Napoli non può prescindere dagli strappi di Dries Mertens. Nonostante il momento di calo del folletto belga, i suoi strappi potrebbero risultare necessari e di fondamentale importanza contro una coppia di difensori - quella composta da Zapata e Musacchio - tutt'altro che mobile e dinamica. Resta da decidere se le sue accelerazioni verranno sfruttate a gara in corso oppure dal primo minuto - molto più probabile - con Milik che, qualora dovesse partire ancora dalla panchina potrebbe sfruttare il turno infrasettimanale contro l'Udinese per tornare a giocare dal primo minuto.
Testa tuttavia proiettata soltanto alla gara di San Siro, dove Sarri ritroverà Albiol al centro della difesa - dopo la buona prestazione di Tonelli contro il Chievo - e Jorginho in cabina di regia. I due dovrebbero tornare a giocare dal primo minuto, con l'unica variazione rispetto a domenica pomeriggio dell'utilizzo di Maggio al posto di Mario Rui, appiedato dal giudice sportivo. Hysaj scalerà sulla sinistra, con l'intento e la necessità di mettere un freno alle avanzate di Suso. Tutto confermato invece in mediana, con Allan ed Hamsik, ed in attacco, dove Insigne e Callejon agiranno alle spalle del centravanti, unico dubbio ad oggi da sciogliere.