Altro pesante stop, dopo quello di Crotone che già aveva regalato una Sampdoria mai in partita. L’Inter di Spalletti passeggia a Marassi e costringe Marco Giampaolo a una riflessione approfondita sul momento della sua squadra. Il rendimento in casa fino a questo punto della stagione era stato di alto livello, ma contro l’Inter i blucerchiati sono stati sovrastati nei duelli singoli e nell’organizzazione collettiva, come evidenzia il pesantissimo 0-5 finale.
A Premium Sport Giampaolo non può che fare mea culpa e chiedere alla squadra di reagire: “Doveva essere la partita giusta per riscattare la gara di Crotone, invece abbiamo dimostrato di avere carenze sul piano della maturità e della responsabilità. Dovevamo capire che queste sfide possono determinare un cammino diverso: evidentemente non siamo all'altezza. Qualche ragazzo non era al top fisicamente, abbiamo dovuto fare qualche cambio forzato, ma anche alle sconfitte bisogna dare un verso e noi gli abbiamo dato quello sbagliato. Prendo atto che probabilmente siamo tarati per fare qualcosa di diverso. Devo azzerare le gerarchie forse, devo aprire spazi a una competizione e trovare nuove motivazioni”.
Anche Quagliarella non cerca alibi: “Oggi per noi doveva essere la partita del riscatto dopo la brutta figura col Crotone. Ne abbiamo fatta un'altra. Dobbiamo stare zitti e chiedere scusa a tifosi e società. Ci sta perdere, ma non così. Il risultato ci fa male, dobbiamo resettare tutto e ripartire. Non ci aspettavamo di perdere a Crotone con quel passivo e oggi così. Dobbiamo essere bravi a capire perché, perché dobbiamo salvare la dignità e rispettata la maglia. Chi va in Nazionale sa che non può tornare rilassato e pedalare come faremo noi. I tifosi ci hanno dato un segnale molto importante perché la gradinata ha cantato fino al novantesimo e hanno continuato a cantare anche oltre. Siamo in debito e dobbiamo farci un esame di coscienza e capire dove abbiamo sbagliato. I giocatori escono nei momenti di difficoltà, è ora che si vede chi ha i famosi attributi”.