Quasi cinquanta secondi di possesso palla consecutivo. Tutti gli undici protagonisti in campo che toccano il pallone, massimo due volte. La ragnatela imbriglia il Cagliari, fa girare a vuoto il suo pressing, fino alla verticalizzazione che smarca Hamsik sulla trequarti, alle spalle dei mediani sardi di Lopez: uno-due con Insigne, sinistro nel sette alla destra di Cragno. Applausi a scena aperta. Davanti a questo Napoli non si può fare nient'altro che alzarsi in piedi ed ammirare lo spettacolo offerto dall'orchestra sinfonica sarriana, un compendio di melodie perfette che si completano alla perfezione, dando vita ad un piacere per gli occhi e non solo.
L'Italia della dea Eupalla applaude, al pari dei migliori allenatori d'Europa: lo ammette candidamente Pochettino, e non è il solo, continuando a tessere le lodi del manifesto pronunciato e voluto da Maurizio Sarri, Deus ex Machina di quel carro armato partenopeo che sta mettendo in seria discussione l'egemonia juventina in campionato. Gol e vittorie, record e spettacolo: il Napoli diverte e si diverte, macina punti su punti e non sembra avere intenzione di fermarsi.
Decima vittoria consecutiva in campionato, l'ennesima che tende a scacciare i fantasmi bianconeri e la loro sete di rimonta. Il Napoli riscrive la sua storia a Cagliari, al Sant'Elia, fomentando la striscia vincente più lunga della sua storia, la quale permette ai partenopei di allungare a più quattro sulla Vecchia Signora, seppur momentaneamente. Una scalata, quella dei napoletani, che getta le radici nella passata stagione, quando al crepuscolo dell'avventura in Champions League contro il Real Madrid, Mertens e compagni centrarono un filotto di risultati positivi che rilanciarono le speranze azzurre in zona Europa, successivamente frustrate dal gol di Perotti in zona Cesarini all'ultima di campionato.
Sull'onda dell'entusiasmo e del bel gioco, Sarri ha costruito una macchina perfetta in grado di dare continuità alle proprie idee e metterle al servizio del Dio risultato, centrando 120 punti dei 138 a disposizione negli ultimi mesi, 69 dei 78 nel campionato in corso, per una percentuale dell'88% che se confermata alla fine del girone di ritorno garantirebbe 100 punti ai partenopei. L'aspetto paradossale di questi dati è che, nonostante la soglia record della tripla cifra, il successo in campionato non sarebbe affatto garantito, con la Juventus che potrebbe superare questo margine e portarsi a casa comunque lo Scudetto.
Dati che rendono ancor più emozionante la lotta Scudetto in queste ultime dodici (tredici per i bianconeri) giornate. Nel frattempo il Napoli si gode la sua creatura, lo spettacolo del suo gioco ed i record frantumati dalla squadra di Sarri, nella speranza che non restino fini a sé stessi - seppur ricordati nei tempi - ma portino a qualcosa di concreto a fine maggio. All'ombra del Vesuvio ci sperano.