Il Napoli fa dieci di fila. Alla Sardegna Arena i partenopei si confermano inarrestabili quando giocano lontani dal San Paolo, annichiliscono un Cagliari propositivo e coriaceo nei primi venti minuti e centrano la vittoria che consente loro di volare a più quattro sulla Juventus. La sblocca Callejon, a metà primo tempo, prima del gol di Mertens che taglia le gambe ai sardi poco prima dell'intervallo. Nella ripresa gli azzurri dilagano, con Hamsik, Insigne e Mario Rui, sigillando una netta e perentoria vittoria.
Lopez ci prova con Han e Joao Pedro accanto a Pavoletti, mentre in mediana Barella e Padoin costituiscono la diga centrale, con Faragò e Lykogiannis sulle fasce. Risponde Sarri con il solito undici, con Insigne e Callejon ai lati di Mertens di punta ed Hamsik ed Allan a sostegno. Jorginho in cabina di regia.
Avvio pimpante e gagliardo del Cagliari, che con Han e Joao Pedro - ed in generale con un atteggiamento molto aggressivo in mediana - obbliga i portatori di palla del Napoli a faticare più del solito a liberare gli avanti. La squadra di Sarri libera però Hamsik ed Allan alla perfezione sulla trequarti, Insigne ne beneficia sulla sinistra, ma un pizzico di imprecisione nella rifinitura non permette agli azzurri di impensierire Cragno. Dalla parte opposta il coreano, in collaborazione con Faragò sulla destra, liberano Pavoletti all'interno dell'area, ma in due occasioni l'ex di giornata non trova la deviazione vincente. Si fa vedere anche Mertens centralmente, ma la gabbia cagliaritana limita bene le folate del belga - anche con metodi poco convenzionali, Giacomelli sorvola.
L'intensità della pressione dei padroni di casa resta alta, ma con il passare dei minuti il fraseggio partenopeo diventa sempre più efficace e, al 28', gli ospiti passano: Allan è fenomenale nel creare il break vincente sulla destra, appoggiare a rimorchio per l'accorrente Callejon, il cui destro si insacca alle spalle di Cragno. Il gol taglia le gambe ai sardi, che stentano a scuotersi dopo lo svantaggio: ci prova dal limite Padoin, ma Koulibaly mura la sua conclusione. Il Napoli sente l'odore del sangue ed approfitta poco prima dell'intervallo: le trame al limite dell'area diventano fitte ed efficaci, Hysaj viene liberato da Mertens sulla destra prima di tornargli la sfera; il belga la pizzica sul primo palo e beffa Cragno ancora una volta. 2-0 e gara in ghiaccio.
Alla ripresa delle ostilità il Cagliari prova ad alzare il baricentro della propria azione, ma è sempre il Napoli a mantenere il pallino del gioco in mano, pur senza affondare il colpo. Jorginho detta i tempi all'azione, le mezzali riescono quasi sempre a liberarsi alle spalle dei mediani cagliaritani: è proprio da uno smarcamento di Hamsik che gli azzurri confezionano l'azione del tris; lo slovacco apre per Insigne, il quale attira l'attenzione della difesa prima di scaricare per lo stesso capitano: sinistro di prima intenzione sul primo palo e 3-0. Il Napoli domina. I sardi tirano i remi in barca definitivamente e crollano di colpo, lasciandosi travolgere dal possesso palla ospite.
I cambi spezzano il ritmo alla gara, ma non cambiano la solfa dell'incontro: Zielinski rileva Mertens, con Callejon che prende il posto del belga da centravanti. Insigne prova a sbloccarsi nel nuovo anno, ma Barella gli nega la gioia del gol con la mano. Stavolta per Giacomelli è rigore, che il Magnifico trasforma senza esitare. E' poker. Il Napoli vola e negli ultimi venti minuti dilaga: Mario Rui sfiora il gol con un perfetto diagonale mancino; stesso esito per la girata di Callejon sul contropiede condotto da Insigne, palla di poco larga. Il finale è ancora di marca partenopeo: Zielinski si procura un calcio di punizione dal limite, che Mario Rui pennella alle spalle di Cragno. 5-0 e manita servita.