Abbiamo dovuto aspettare fino a ieri sera per la conclusione della 25esima giornata della Serie A. Mancavano all'appello, nel folto programma, soltanto Lazio ed Hellas Verona: all'Olimpico il verdetto è stato quello più gettonato alla vigilia, con i biancocelesti che si sono imposti per 2-0 grazie alla doppietta di Immobile arrivata soltanto nella ripresa, a dire il vero quando la gara però aveva già assunto una chiara inerzia e sembrava che per gli ospiti fosse soltanto una questione di tempo, prima che arrivasse lo svantaggio. La differenza fra le due fazioni è apparsa, sotto ogni aspetto, piuttosto evidente.
Per i gialloblù la sconfitta non è una novità, specie in condizioni tutto sommato difficili come quella di una qualunque provinciale che va in trasferta all'Olimpico. Fabio Pecchia incassa il 17esimo KO stagionale, il terzo consecutivo, e rimane a ben cinque punti dalla zona che garantirebbe la salvezza. Per l'ennesima volta ieri, a causa dell'infortunio di Alex Ferrari, il tecnico ha mandato in campo una formazione inedita nella stagione in corso: è d'altronde la mancanza di certezze probabilmente ciò che colpisce di più questa squadra, in entrambe le fasi. Gli undici scaligeri sono apparsi scollegati fra loro per l'ennesima volta, continuando a dare quella sensazione di scarsa compattezza che è il filo conduttore della loro annata finora.
Ieri si è giunti d'altro canto a quota 50 reti subite, una media di due a partita assolutamente inaccettabile per una squadra che vorrebbe salvarsi ma, al contempo, non riesce a produrre neanche un gol garantito a partita. La difesa continua ad apparire tutt'altro che solida, nonostante i vari schemi tentati, che anziché dare la soluzione hanno forse complicato ulteriormente la vita ai veronesi: la mancanza di certezze riguardo l'assetto definitivo degli undici in campo e le strategie poco lineari adottate dall'allenatore sembrano mandare in confusione chi scende in campo, anziché aiutarlo. E questo è un qualcosa che si riflette anche sulla sterilissima fase offensiva, testimoniati dai numeri del primo tempo della sfida di ieri (venti tiri a zero in favore dei padroni di casa nel parziale).
E proprio nei 45' d'apertura, i veneti hanno intanto trovato conferme da parte dell'unica nota positiva di questo momento della stagione. Nicolas è il portiere che effettua più parate ogni 90 minuti in questo campionato (anche perchè quello che riceve più conclusioni, ma tant'è) ed anche nell'ultima sfida ha dimostrato di saper offrire ottime prestazioni, quando in serata, assolutamente sopra la media. Da lui dovrà ripartire l'Hellas Verona, cercando un altro di quei picchi prestazionali che avevano fatto ben sperare nelle uscite contro Milan e Fiorentina, magari già dal prossimo confronto, quello contro il Torino di domenica prossima.