Basta un gol di Allan al Napoli di Maurizio Sarri per rispondere alla vittoria della Juventus e tornare nuovamente in vetta alla graduatoria della Serie A. Cancellati, in parte, i fantasmi dell'Europa League con un approccio ed una reazione feroce, come voleva il tecnico toscano, ma i partenopei dopo un inizio scintillante, solito, si sono seduti sul vantaggio, senza mai accelerare più di tanto e conservando il gol di misura di vantaggio. Napoli di misura, che soffre pochissimo le sterili folate della Spal di Leonardo Semplici, la quale si chiude bene ma non impensierisce mai Reina. Ospiti che conservano il distacco sul Crotone.
Solito 4-3-3 con soliti interpreti per il Napoli di Sarri, che ritrova Mertens di punta con Jorginho ed Allan in mediana; torna Albiol in difesa. Risponde Semplici con Kurtic alle spalle di Antenucci ed un atteggiamento prettamente difensivo, con Dramé e Lazzari sulle corsie laterali.
Nemmeno il tempo di scendere in campo che la richiesta di Sarri di una reazione feroce è cosa fatta: Insigne sfiora il gol per due volte con il solito destro a giro, con il palo che gli nega il vantaggio dopo deviazione di Vicari. L'1-0 è solo rimandato di qualche secondo, perché gli azzurri assediano la SPAL, la cui resistenza crolla al sesto: triangolazione perfetta tra Allan, che inizia l'azione, Mertens e Callejon, con l'iberico che chiude il triangolo per l'accorrente brasiliano; destro sul primo palo e Meret KO. Non basta il gol del vantaggio ad accontentare i padroni di casa, che con Callejon sfiorano il raddoppio poco dopo, bravo l'estremo difensore spallino nell'occasione.
La pressione dei partenopei si affievolisce col passare dei minuti, con gli ospiti che mettono la testa fuori dal guscio in un paio di occasioni ma senza recar mai danno a Reina. I ritmi della gara scendono a cavallo tra il ventesimo ed il trentesimo, con la squadra di Sarri che resta costantemente padrona del campo e dell'inerzia della gara. La Spal prova ad alzare il proprio baricentro, ma viene punita in contropiede dalla velocità di Mertens, egoista in occasione della transizione che vede Felipe murargli il destro. Nei dieci minuti finali il Napoli si limita a controllare il vantaggio; Viviani impegna Reina centralmente dalla distanza, così come Hamsik dalla parte opposta con Meret prima dell'intervallo.
L'approccio alla ripresa delle due squadre ricalca il finale della prima frazione. Napoli in controllo che senza accelerare mai più di tanto mette alle corde la difesa degli spallini, i quali non riescono praticamente mai a superare la metà campo. Insigne ed Hamsik provano a perforare la retroguardia ospite sulla sinistra, mentre Mertens centralmente è quasi sempre imbrigliato da tre uomini e stenta a trovare il guizzo giusto. E' però del belga, in ripartenza, il primo tiro in porta del secondo tempo della gara, con Meret che disinnesca il destro sul primo palo. Qualche minuto più tardi il VAR annulla - giustamente - il raddoppio di Hamsik, il quale parte in fuorigioco.
Sarri sceglie Zielinski per cambiare marcia, con il polacco che rileva lo slovacco a venti dal termine. La musica però non cambia, con il Napoli che non chiude la contesa e la Spal che non impensierisce la supremazia dei partenopei: Albiol fallisce una ghiotta occasione da rete sugli sviluppi di un calcio d'angolo, Mertens lambisce il palo alla sinistra di Meret - battuto - a dieci dal termine. La maledizione di inizio anno di Insigne prosegue al 36', quando il Magnifico salta tutti prima di girare col destro in scivolata, ma non trova la porta per un soffio. La Spal prova a riversarsi in avanti nei cinque minuti - più recupero - conclusivi, ma nemmeno gli innesti di Floccari e Paloschi non cambiano la solfa. Albiol e compagni resistono senza patemi, conducendo in porto la ventunesima vittoria stagionale.