Tutto sommato non è stata una debacle. Nonostante la sconfitta, infatti, nella serata di ieri il Cagliari non ha affatto sfigurato contro il Chievo Verona, proponendo il solito calcio ordinato e fastidioso. Fastidioso, appunto, perché i rossoblu di Diego Lopez complicano sempre la vita alle avversarie, coprendosi benissimo in difesa ed allungandosi velocemente in attacco. Non è un caso infatti che ieri sera il Chievo ha dovuto attendere più di un'ora per battere Cragno, comunque miracoloso in due occasioni e sempre su Roberto Inglese. Sbloccando la sfida grazie ad una perla da punizione di Emanuele Giaccherini, i clivensi hanno poi bissato due minuti dopo con Inglese, senza però abbattere mentalmente il Cagliari.

Ciò che sorpreso infatti è stata la calma olimpica con cui i sardi hanno cominciato a pressare il Chievo per l'assedio finale, accorciando le distanze grazie ad una torsione di Leonardo Pavoletti e sfiorando addirittura il clamoroso 2-2 sempre affidandosi ad un guizzo dell'attaccante ex Genoa e Napoli, isolato fino all'ottantesimo ma pericolosissimo nelle ultime sortite dei suoi. Se si dovesse trovare un evidente difetto alla manovra cagliaritana, infatti, è stato proprio l'isolamento di Pavoletti, che ha dovuto praticamente vedersela da solo contro Bani e Gamberini, non proprio avversari semplici dal punto di vista fisico.

Sceso in campo con il solito 3-5-1-1, il collettivo di Diego Lopez ha subito interpretato la sfida mettendola sul piano fisico, chiudendo gli spazi al centro e costringendo il Chievo Verona ad allargare il proprio sulle fasce. In fase di allungamento offensivo, invece, il Cagliari ha mostrato un'incredibile capacità di capovolgere le situazioni, sfruttando soprattutto le galoppate di un Lykogiannis davvero positivo, spesso pericoloso ed autore dell'assist capace di far segnare Pavoletti. A destra, invece, il Cagliari ha però sofferto qualcosina, con Gobbi spesso sfuggito a Dessena prima e Farago' poi.

Inoltre, l'assenza di uno come Cigarini ha inevitabilmente costretto i sardi a giocare in maniera ordinata, difettando spesso in fase di costruzione ma davvero gagliardo al momento di opporsi ad un Chievo Verona comunque arrabbiato per la serie pressoché infinita di risultati negativi. La sconfitta del Bentegodi, dunque, non deve preoccupare fino in fondo Diego Lopez, che ha comunque potuto ammirare una rosa equilibrata e sempre sul pezzo nonostante le evidenti ed annunciate defezioni tecniche.