Paradosso. Da una parte la consapevolezza che, al completo e con la testa puntata sull'obiettivo, il viaggio europeo del Napoli di Maurizio Sarri possa essere lungo e, perché no, anche vittorioso. Dall'altra, ingombrante, la presenza di quell'idea chiamata Scudetto, una volontà forte, comune, studiata a tavolino e costruita nel corso dei mesi dopo essersi coesa attorno ad una promessa, ad un patto. Quello stesso patto che, probabilmente, stasera condizionerà inevitabilmente la testa e la prestazione del Napoli, impegnato al San Paolo in una paradossale sfida contro il Lipsia, valevole per l'andata dei sedicesimi di finale di Coppa Italia.
Lo ha ribadito con forza e con sincerità, ieri pomeriggio, Maurizio Sarri: il Napoli, questo Napoli, non è ancora pronto a reggere mentalmente e fisicamente lo stress del doppio impegno. Lo ha dimostrato lo scorso anno, lo ha dimostrato in parte anche in avvio di stagione quando ha palesemente mirato alle partite di campionato anche quando non se ne sentiva il bisogno preferendo il turnover in Champions League. Una scelta mirata, decisa, come detto, a tavolino: adesso però c'è da mantenere la promessa data, nonostante l'occasione di arrivare a Lione sia più che ghiotta.
Nessuno snobismo, semplicemente l'accettazione quasi del tutto rassegnata di giocarsi le proprie possibilità non al massimo, non con quella fame e quella foga che caratterizzano e stanno caratterizzando le partite italiane del Napoli. Discorso strano da fare, ma quantomai maturo se si guarda oggettivamente alle possibilità di un gruppo limitato nel numero e nella possibilità di dare fiato a chi tira la carretta da svariati mesi e dovrà farlo per altri tre almeno. La doppia sfida al Lipsia presenta svariate insidie quindi, con i partenopei che sì metteranno in campo la voglia di ben figurare davanti ad un impegno europeo, ma che non si faranno il sangue amaro qualora - come contro l'Atalanta - l'esito non dovesse essere quello sperato.
Le ultime dai campi
Come ribadito in conferenza stampa ieri pomeriggio, Sarri si affiderà a Reina per la gara d'andata, con Sepe che dovrebbe giocare la gara di ritorno. Davanti all'iberico linea a quattro con Maggio al posto di Mario Rui rispetto alla gara contro la Lazio, mentre Hysaj si sposta a sinistra e Tonelli e Koulibaly vengono confermati centralmente. Cambia completamente la mediana, con Diawara che agirà centralmente con Rog e Zielinski ai suoi lati. Insigne a sinistra, Callejon al centro ed Ounas a destra in attacco. Hamsik in dubbio con il Magnifico per un posto da titolare: se dovesse partire dall'inizio Zielinski nel tridente.
Nessun turnover invece per quanto riguarda Hasenhuttl, che nonostante le defezioni di Halstenberg e dello squalificato Ilsanker schiererà la migliore formazione a sua disposizione. Davanti a Gulacsi linea a quattro composta da Laimer, Orban, Upamecano e Klostermann. Molti più dubbi a centrocampo, dove le alternative non mancano: Demme dovrebbe alla fine scendere in campo con Kaiser al suo fianco centralmente, mentre Sabitzer e Keita dovrebbero agire sulle fasce laterali al servizio della coppia d'attacco, composta da Poulsen e Werner.
Le probabili formazioni
Napoli (4-3-3): Reina; Maggio, Tonelli, Koulibaly, Hysaj; Rog, Diawara, Zielinski; Ounas, Callejon, Insigne. All. Sarri
Lipsia (4-4-2): Gulacsi; Laimer, Orban, Upamecano, Klostermann; Sabitzer, Demme, Kaiser, Keita; Poulsen, Werner. All. Hasenhuttl