Canta Napoli. Canta il pubblico del San Paolo, cantano tutti i calciatori azzurri radunatisi al termine della rimonta vincente sulla Lazio sotto la Curva B. L'atmosfera a Fuorigrotta è quella delle serate magiche, quelle che hanno qualcosa intriso dentro, nell'animo. Gli azzurri pagano ancora una volta uno scarsissimo approccio, vanno sotto con l'oramai solito gol di De Vrij quando al cospetto c'è la Lazio, ma come spesso accade contro l'aquila, ribaltano la sfida come un calzino nella ripresa: come all'Olimpico qualche mese fa, anche all'ombra del Vesuvio si ripete la musica. 4-1, come all'andata, stavolta i protagonisti sono però differenti: Callejon impatta poco prima dell'intervallo, Wallace da una mano - ed una zampata - ai partenopei, prima dei gol di Mario Rui, con deviazione di Zielinski - e del solito Mertens. Napoli primo, ancora per una settimana.
Dalla paura iniziale alla rimonta che conferma il Napoli in vetta alla classifica dopo la vittoria della Juventus di ieri. Furente, rabbiosa, straripante la ripresa dei padroni di casa, galvanizzati dal gol di Callejon sul finire di primo tempo e devastanti nel secondo, quando Zielinski offre una marcia in più ai giri del motore dei napoletani prendendo il posto di un malconcio Hamsik: "Ha avuto problemi alla schiena nel primo tempo, così abbiamo deciso di andare alla sostituzione per non gravare ulteriormente" ribadisce Sarri in conferenza stampa.
Nel ventre del San Paolo l'aria che si respira è piena di entusiasmo e, le uniche parole che si sentono pronunciare sono sempre le solite: Scudetto. A tal proposito il tecnico si sottrae così alle domande a riguardo: "Se mi chiedete un assegno di 5mln non lo posso dare, non ce l'ho. La gente ce l'ho nel cuore, posso solo dare la mia anima, il cuore, non so se basterà ma io metterò tutto".
Protagonista di serata, oltre ai marcatori delle tre reti azzurre, Lorenzo Tonelli, tornato titolare a causa delle defezioni in contemporanea di Chiriches ed Albiol. Partita da incorniciare quella del difensore fiorentino: "Da un mese sembra uscito da una situazione difficile, si allena con noi, ha fatto una partita di buon livello. E' uno diverso da quelli che abbiamo, ha qualità fisiche e caratteriali e ci può dare molto. Deve migliorare tecnicamente per inserirsi nel nostro modo di giocare. Giovedì? Se esce bene da questa fatica si può riproporre". E sul recupero degli altri due in vista della gara al Lipsia: "Albiol ora non può giocare due gare ravvicinate, quindi o gioca giovedì o domenica. Non siamo tanti, giovedì ancora di meno perché Mertens e Machach sono squalificati, vediamo quanti potremo cambiarne".
Infortuni, con quello di Ghoulam, che sembrano obbligare il Napoli a qualche riflessione sul mercato degli svincolati. Sarri afferma: "Qualche problemino numericamente ce lo abbiamo anche per fare contrapposizioni in allenamento. E' anche vero che c'è il dubbio che possa arrivare un giocatore realmente pronto in 10 giorni. Se c'è Giuntoli lo troverà, altrimenti no e andiamo avanti".
Infine, una battuta sulla conduzione della gara, che i partenopei hanno condotto in porto anche grazie ad una razionalità che in passato non hanno mai dimostrato. Calma e personalità rimarcate ancora una volta, sintomo di autorevolezza e di maturità da grande: "Anche cervello, rispetto al primo tempo. All'inizio ci siamo messi in una gara fisica che è più comoda per loro sulle seconde palle. Nel secondo l'abbiamo riportata sulla tecnica in velocità. All'inizio c'erano anche fattori extra-campo, l'infortunio di Ghoulam ci ha fatto male emotivamente, stamattina anche Chiriches anche se roba di lieve entità, più il gol iniziale, ci hanno fatto innervosire".