L'Avellino si fa punire per l'ennesima volta da Daniele Cacia, autentica bestia nera degli irpini, e al termine di 95 minuti dominati deve accontentarsi di un misero punto. Dopo aver compito un palo con Ardemagni ed esaltato in almeno due occasioni i riflessi di Fulignati, i biancoverdi trovano il vantaggio al 90esimo,  con un rigore trasformato da Moretti dopo un ingenuo fallo dell'ex Donkor. Sembra fatta, ma Cacia dimostra che 150 gol tra  i professionisti non si segnano per caso, e con una zampata da vero rapinatore dell'area di rigore, all'ultimo assalto, beffa la difesa di casa e regala un punto insperato al Cesena.

Primo tempo Senza gli squalificati D'Angelo e Ngawa e gli infortunati Castaldo e Gavazzi (oltre ai lungodegenti Morosini e Lasik) Novellino lancia a sorpresa Wilmots tra i titolari. Il figlio d'arte dimostra buone doti tecniche, ma un fisico ancora acerbo (inaccostabile a quello del padre). Molina viene reinventato interno di centrocampo, dietro difesa a 3, con Rizzato e Laverone a fare da elastico sulle fasce. Castori mira soprattutto a chiudere tutti gli spazi, ma nei primi 15 minuti Ardemagni ha già 3 occasioni per  sbloccare la gara. Sulle prime due, Fulignati sventa senza patemi, sulla terza, nata da una combinazione tra Di Tacchio e Rizzato, il Cesena è salvato dal palo. Poco dopo ci prova anche Laverone, ma l'estremo ospite si salva in angolo. I ritmi rallentano, il direttore di gara conserva il giallo in occasione di un paio di entratacce di Laribi e Jallow, per poi esibirlo a Molina. Il Cesena si chiude nella metà campo, l'Avellino mantiene uno sterile possesso palla. Radu è impegnato solo da un cross reso insidioso dal vento, che sferza incessantemente il Partenio.

Secondo tempo Nessun cambio all'intervallo. La ripresa si apre con Fulignati protagonista su Migliorini. L'Avellino attacca soprattutto sulle fasce, ma i cross di Laverone e Rizzato vengono più volte intercettati da Espoisto e Scognamiglio, che hanno vita facile contro Asencio e Ardemagni, spesso in fuorigioco. Alla mezzora, entrano i futuri marcatori: Cacia per un impalpabile Moncini, Moretti per Wilmots. Fulignati si supera prima su Migliorini, poi fa ancora meglio su Ardemagni. I padroni di casa collezionanao angoli, gli ospiti raramente superano la metà campo. La gara sembra stregata per gli irpini, ma giunge un aiuto insperato da un ex che ha non ha certo lasciato bei ricordi. Donlor infatti, proprio al 90esimo, atterra ingenuamente Falasco. Moretti si assume la responsabilità del tiro dagli 11 metri, convincendo Ardemagni a lasciargli il tentativo, e con una conclusione potente non lascia scampo a Fulignati. Il centrocampista sfoga tutta la rabbia accumulata nelle polemiche delle ultime settimane e nei rumors di mercato, e corre a esultare sotto la curva. L'Avellino però non sa gestire gli ultimi possessi, abbassa troppo il baricentro, Novellino ci mette del suo con un cambio inutile che allunga la partita di altri 30 secondi, e Cacia spegne l'entusiasmo del Partenio.