Nessuno a inizio anno ad Udine avrebbe scommesso un euro sul fatto che Torino-Udinese sarebbe stato uno scontro diretto per un piazzamento per l'Europa League. Invece l'incredibile trend dei friulani con l'arrivo di Oddo fa sì che le Zebrette siano a pari punti con i granata (33), che sono stati costruiti proprio per tornare a calcare palcoscenici internazionali. Anche il Toro ha cambiato mister, con l'arrivo di Mazzarri e l'addio di Mihajlovic la squadra sta lentamente ritrovando forma e smalto, si preannuncia una partita molto tesa. I punti infatti varranno doppio, chi perderà subirà un duro colpo alle proprie ambizioni europee. La differenza sta nel fatto che per i bianconeri è un sogno, per i piemontesi non è un dovere, ma quasi.
Per quanto riguarda le ultime dal campo, Oddo deve pensare a diversi ballottaggi. Mentalmente, oltre che a chiedere ai suoi di "vendicare" il 2-3 casalingo subito nell'era Delneri (in una prestazione a tratti decisamente brutta), il tecnico vorrà la solita pazienza ed attenzione. Per quanto riguarda gli uomini nello specifico, Bizzarri è sicuro del posto in porta. In difesa mancherà capitan Danilo, diffidato e ammonito durante il match con il Milan. Per sostituirlo il più adatto sembra essere Angella, con ai suoi fianchi Samir e uno tra Nuytinck e Stryger Larsen. Non è da escludere che l'olandese venga posizionato al centro, ma sembra improbabile, visto che quello di regista difensivo non è stato mai un ruolo coperto dall'ex Anderlecht.
A centrocampo il trio Barak-Behrami-Jankto è ovviamente confermatissimo, dubbi sulle fasce. Sempre out Alì Adnan, da valutare lo stato di forma del rientrante Widmer, che contro il Milan è parso ancora ben lontano dalla miglior condizione. Zampano sembra certo di scendere nuovamente in campo, da capire se a sinistra o a destra. In quest'ultimo caso ci sarebbe Pezzella sull'out mancino, viceversa l'ex Palermo resterebbe in panchina, per far spazio o a Stryger Larsen o a Widmer. In avanti Lasagna è imprescindibile, da sciogliere il ballottaggio tra Maxi Lopez e De Paul. Rod è diventato il titolare, ma le sue prestazioni, tranne che a Milano con l'Inter e in parte a Bologna, sono spesso fumose e scarne di giocate interessanti. La Gallina, per quanto molto meno mobile, qualche colpo di classe lo regala sempre, che sia un'apertura o un colpo di tacco.
La sensazione è cha la società e il tecnico stiano cercando di puntare sul più giovane, visto che Maxi è in scadenza e che a luglio arriverà un'altra punta, ma attualmente a giocare meglio è proprio l'ex Toro. La logica spicciola dunque farebbe optare per Lopez, ma attenzione perchè l'ex Valencia potrebbe avere un'altra chance ancora per mettersi in luce. I suoi numeri da quando è stato riproposto nel suo ruolo naturale di trequartista sono in peggioramento, 2 assist contro i 5 da ala, quattro le reti, tutte su rigore. Maxi Lopez segna poco (solo 2 gol in campionato frutto di una doppietta), ma sembra più adatto al gioco della squadra.