Ne ha cercati tanti, la Roma, di sostituti per il partente Emerson Palmieri in quest'ultima giornata di mercato. I giallorossi hanno provato prima di tutto uno scambio di prestiti con il Genoa che avrebbe coinvolto Bruno Peres e Diego Laxalt, ma il tutto si è schiantato sulla volontà del brasiliano di non trasferirsi in Liguria. In seguito, oggi, i capitolini hanno fatto un tentativo per Daley Blind, ma il Manchester United si è opposto alla possibilità di cedere in prestito l'olandese, aprendo solo ad un'operazione a titolo definitivo. Totalmente spiazzato, Monchi ha dovuto optare per l'ultima opzione nella sua lista, quella che risponde all'identikit di Jonathan Silva.

Trattativa lampo ed accordo immediatamente trovato con lo Sporting Lisbona per il sudamericano: il suo trasferimento arriverà tramite un prestito con diritto di riscatto per un totale di 5 milioni di euro da versare nelle casse dei portoghesi; la spesa diventerà obbligatoria nel caso in cui l'argentino dovrebbe riuscire a racimolare un tot di presenze ancora non ben definito. Le visite mediche per lui sono state svolte già in mattinata e sembra che non ci siano stati problemi: l'ufficialità è attesa a minuti.

Un'operazione definibile d'emergenza per diversi motivi. Innanzitutto, Jonathan Silva non è assolutamente un cattivo giocatore, ma rappresenta un profilo tutto sommato da recuperare, nonostante compirà 24 anni soltanto a giugno. Un grave infortunio al legamento crociato ne ha infatti compromesso il rendimento e al suo ritorno si è trovato chiuso da Fabio Coentrao; questo ne ha compromesso l'impiego, avvenuto per soli 581' in questa stagione fra campionato e Champions League. Appunto, inoltre, l'argentino ha già giocato nella massima competizione per club europei in questa stagione e non potrà, dunque, essere eventualmente un sostituto di Kolarov in tal senso. Insomma per tanti versi un'operazione che, legittimamente, fa storcere il naso: con le prestazioni, ora, il ragazzo è chiamato a rispondere bene.