Il colpo di mercato del Napoli di Maurizio Sarri è, fin qui, quello di Amin Younes. Acquisto ufficioso che, nelle prossime ore, dovrebbe diventare ufficiale al termine della trattativa che ha portato il patron del club partenopeo De Laurentiis a sborsare nelle casse dell'Ajax circa cinque milioni di Euro per anticipare l'arrivo dell'esterno tedesco alla corte del tecnico toscano. Tante le motivazioni alla base dell'accelerata che ha portato l'esterno d'attacco dei lancieri a vestire anzitempo la maglia del Napoli, tra le quali sicuramente la necessità di Sarri di dare un'alternativa ai titolarissimi.

Younes, per caratteristiche fisiche e tecniche, sembra sposarsi alla perfezione con l'idea di gioco del maestro di campagna toscano, ma prima di etichettare il suo acquisto come scarso, sufficiente, buono o eccellente, bisognerà necessariamente valutarne l'inserimento ambientale prima ancora che tecnico. Se da una parte una realtà come Napoli può favorirlo dal punto di vista squisitamente sportivo, non è così scontato che possa fare altrettanto per quel che concerne la vita quotidiana. Procediamo con ordine. 

Foto Younes Twitter

Chi è Younes - Amin Younes, attaccante esterno di piede destro classe 1993, nasce e cresce calcisticamente parlando nelle giovanili del Borussia Moenchengladbach, con la maglia del quale colleziona anche qualche apparizione in BundesLiga prima di mettersi in mostra nella stagione 2014/15 con la maglia del Kaisterslautern. Quattordici partite sono più che sufficienti per attirare l'attenzione dello scouting dell'Ajax, che nell'estate del 2015 lo porta in Olanda, dove successivamente esplode definitivamente. La consacrazione definitiva arriva nella passata stagione, quando il calcio totale di Bosz - estremo modello Zeman - si sposa alla perfezione con le sue caratteristiche tecniche e fisiche. Non mancano anche le lusinghe di Low, che lo convoca con la Nazionale per la Confederations Cup. 

Caratteristiche fisiche e tecniche - Ala sinistra - vice Insigne nelle idee della dirigenza partenopea - di bassa statura, Younes fa della tecnica individuale e della velocità, oltre che del dribbling e della visione di gioco, le sue peculiarità. Per caratteristiche ricorda il primo Mertens arrivato all'ombra del Vesuvio, funambolo dalle qualità indiscusse, ma spesso troppo fumoso. Già, fumoso. Perché nel bottino di Amin Younes ci sono pochi gol, fin troppi per uno che nell'Ajax di Bosz aveva a disposizione una mole di palloni da giocare indefinita.

Foto Younes Twitter

Tutte o quasi le trame d'attacco passavano infatti per i suoi piedi, ma la sua propensione all'assist ed alla giocata ad effetto piuttosto che al cinismo ed alla concretezza, ne hanno condizionato il ruolino di 3 gol e 9 cioccolatini dispensati in Eredivisie. Molto più incisivo e decisivo in Europa League, dove con 4 marcature ed altrettante assistenze porta l'Ajax in finale di Europa League, persa contro il Manchester United di Mourinho. Da questo punto di vista, quello realizzativo, assomiglia molto al primo Insigne, che prima di diventare finisseur ha dovuto lavorarci molto, soprattutto con l'aiuto di Maurizio Sarri. 

Il suo utilizzo - La domanda più ricorrente tra i tifosi del Napoli è oramai la solita: ma Younes, dopo gli arrivi senza particolare fortuna ed utilizzo di Pavoletti e Ounas, giocherà? Le sue qualità sono assolutamente fuori discussione, ma prima di metterle al servizio di Maurizio Sarri e del Napoli, dovrà prima di tutto rimettersi al pari di condizione con i compagni di squadra. Reduce da una prima parte di stagione non esaltante - 9 presenze, un solo gol ed un solo assist - Younes deve ritrovare smalto e brillantezza, oltre ad iniziare ad inserirsi nei raffinatissimi sistemi di gioco di Maurizio Sarri.

Una delle problematiche - di tipo sportivo - che potrebbero presentarsi, è la scarsa propensione alla copertura, aspetto sul quale il tecnico toscano dovrà lavorarci e non poco, anche se all'Ajax con Bosz non gli era particolarmente richiesta. In quest'ottica farà chiaramente la differenza anche la voglia dello stesso calciatore di sacrificarsi per la causa. Non solo. L'aspetto che più sembra aver spinto il Napoli ad anticiparne l'arrivo è quello dell'inserimento nel contesto ambientale azzurro, soprattutto in vista della stagione ventura, anche se da questo punto di vista l'esperienza in Olanda - seppur in una bomboniera come la società dei lancieri - potrebbe favorirlo e non poco anche nell'immediato. In tal senso potrebbe risultare decisiva anche la presenza di Arek Milik in rosa, ex compagno di Younes ai lancieri. Sarri ed il Napoli ci sperano.