Riccardo Montolivo ha visto da vicino il Milan delle ultime stagioni e la squadra del campionato in corso. La scors estate ha cambiato tanto, con la voglia però di tornare verso un passato glorioso, fatto di vittorie e grandi giocatori. Si sapeva che il percorso non sarebbe stato nè semplice nè, eppure in molti non si attendevano un Milan così sottotono nella prima parte di campionato. Tanto da essere costretto a cambiare allenatore.
Dalle righe del Corriere della Sera, Montolivo racconta lo spogliatoio rossonero e quello che si è vissuto negli ultimi mesi: “Credo che il problema sia stato che nessuno si aspettava così tante difficoltà. Non eravamo pronti, ci aspettavamo un cammino più in discesa e a un certo punto c’è mancato il terreno sotto i piedi. La difesa a tre? Sono state decisioni prese per cercare un’identità che non riuscivamo a trovare. Credo che il cambio di modulo abbia portato difficoltà maggiori, anche perché avevamo svolto tutto il ritiro in un certo modo e a metà settembre ci siamo trovati a cambiare completamente. Abbiamo perso ulteriore tempo, poi ulteriore fiducia, è stata tutta una rincorsa”.
Il centrocampista è però sicuro che tutta la rosa abbia fatto vedere meno del proprio valore: “Tutti stiamo rendendo meno di quello che possiamo. Non mi va di fare distinzioni tra vecchi e nuovi, questo è stato un argomento usato all’esterno, ma prima la smettiamo di ragionare in questi termini meglio è per tutti. Ciascuno di noi deve lavorare su se stesso, pensare: cosa posso fare io per la squadra e non cosa la squadra può fare per me. la società ha scelto i nuovi ma anche i vecchi, selezionandoli perché facessero parte di questa squadra. È chiaro che gli investimenti vanno difesi, ma siamo sempre stati tranquilli che il momento sarebbe arrivato per tutti. Lo spogliatoio è stato unito e sano sin da subito perché è composto da persone perbene. I nuovi acquisti sono stati selezionati su criteri tecnici, ma anche umani”. Infine si parla di condizione fisica della squadra: “Credo che la condizione fisica abbia inciso sui nostri risultati, ma non quanto quella psicologica-mentale. Gennaro Gattuso ha cambiato gli allenamenti, intensità e durata sono aumentate, ma parte tutto dalla testa”.