“Direi che sto vivendo un buon inizio, soprattutto perché il tecnico mi aveva avvisato. Mi disse che all'inizio avrei fatto piccole apparizioni e penso che le cose stiano andando bene, visto che ho già raccolto diverse presenze. Ora tocca a me lavorare duro ogni giorno in allenamento per cercare di guadagnare sempre più minuti”. Un inserimento non facile, poche apparizioni, sporadiche, nonostante qualche buon segnale. Adam Ounas stenta ad imporsi nel Napoli che viaggia spedito in vetta della classifica. Non è facile, certo, ma il talento algerino, intervenuto ai microfoni di El Heddaf TV, si dice più che soddisfatto del suo approccio alla nuova avventura.
“A dire la verità, quando arrivi in una grande squadra come il Napoli, hai bisogno di orientarti e, francamente, la presenza di Faouzi Ghoulam e Khalidou Koulibaly, che considero due fratelli maggiori, mi ha aiutato molto. E’ vero che all'inizio è stata dura per il problema della lingua, ho avuto un piccolo problema nell'integrarmi, ma oggi sto andando piuttosto bene, io spero che continui così. Dopo aver avuto la fortuna di trovare giocatori di lingua francese come Mertens, Koulibaly e Faouzi è cambiato tutto. Sono sempre stati al mio fianco a darmi consigli e voglio ringraziarli”.
Nessuna fretta, nessuna voglia di bruciare le tappe, ma tanta applicazione e dedizione che, in allenamento, il funambolico esterno algerino ex Bordeaux sta mettendo: “Non sono affatto impaziente. Ho 21 anni e sono consapevole dei miei margini di miglioramento. Devo migliorare certe qualità tattiche, specialmente nella fase difensiva. Come l'allenatore mi ha sempre detto, il talento o ce l'abbiamo o non ce l'abbiamo, quindi quello che mi manca è lavorare bene per imparare velocemente, e con Sarri impariamo molte cose , credimi”.
Sull'amicizia con Ghoulam e sulla possibilità di giocare con campioni del calibro di Hamsik, Mertens, Insigne e non solo, l'algerino continua: “Ho sempre seguito le partite di Ligue 1 con mio padre. Già in Francia, Ghoulam non era male, e quando sono arrivato in Italia ho scoperto un grande giocatore. E’ fortissimo. Gli altri? Quando ero piccolo guardavo le loro gare ed ero un ammiratore di questi grandi giocatori che hai appena citato, quindi immagina un po' adesso che sono diventato il loro compagno di squadra a Napoli! A volte mi chiedo se sia tutto vero o soltanto un sogno”.
Ed infine, una battuta anche sul debutto in Champions League e sull'eventualità di una cessione a gennaio in prestito per giocare di più. Anche a riguardo, però, Ounas sembra avere le idee chiare: "Ascoltare l'inno della Champions League mi ha entusiasmato. In seguito, ho fatto alcune apparizioni, compresa quella contro il Manchester City al ritorno. Ho provato a realizzare ciò che Sarri mi ha chiesto di fare. Il mister si fida di me, mi fa giocare, e cerco di cambiare la gara con degli assist o dei gol. Cessione in prestito? Sono a Napoli, Sarri si fida di me e finché nessuno verrà a dirmi che verrò ceduto in prestito a gennaio, io resto. Sono qui per imparare e provare a guadagnare minuti, voglio crescere grazie al lavoro col mister”.