Strigliata d'obbligo, di rito, da copione. Maurizio Sarri alza la voce, si fa sentire come di dovere, come da spartito, dopo la sconfitta di martedì rimediata contro l'Atalanta al San Paolo. Eliminazione dura da digerire per il tecnico toscano, oltre che per il mancato prosieguo nella coppa Nazionale per i termini con i quali è arrivata: prestazione scialba ed abulica, fin troppo, nella ripresa, laddove il suo Napoli ha mostrato tutti i limiti mentali di una squadra che sembra dedita animo e corpo ad un solo impegno. Atteggiamento inconscio, da non giustificare, soprattutto per chi, al timone della barca, prova a condurre in porto la ciurma con il massimo del bottino possibile. 

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Dall'Atalanta al Verona, per fortuna, il passo è breve, brevissimo. Tre giorni di lavoro intenso prima di tornare a tuffarsi nelle campagne d'Italia, quelle ultime diciannove battaglie che conducono all'Eldorado, a quel sogno mai nascosto dello Scudetto. Digerire una sconfitta è sempre difficile, ma il Napoli è chiamato a farlo ed anche in fretta perché l'Hellas Verona che si presenta a Fuorigrotta sabato pomeriggio è lontanissimo parente di quello remissivo del 3-1 dell'andata al Bentegodi. Battagliero e gagliardo l'undici scaligero visto contro la Juventus, la quale soltanto negli ultimi venti minuti è riuscita a portare a casa i tre punti con il medesimo punteggio dei partenopei grazie alle magie di Dybala.

Vietato, dunque, qualsiasi calo di concentrazione e, per porre rimedio al crollo della ripresa contro i bergamaschi, Sarri opterà per i titolarissimi, quelli che da questo punto di vista danno maggiori certezze tecniche, tattiche e mentali al tecnico toscano: Reina tra i pali, Hysaj e Mario Rui sulle corsie laterali, Albiol di nuovo titolare con Koulibaly; Allan e Jorginho tornano dal primo minuto, così come Mertens ed Insigne. Confermati Hamsik in mediana e Callejon sull'out destro in attacco. Il dato è tratto, adesso la reazione è attesa dal gruppo. 

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...ed il mercato - Contestualmente l'inizio di nuovo anno vede i partenopei impegnati sul mercato per rifinire la rosa a disposizione del tecnico ex Empoli. Il nodo principale ruota attorno alla scelta dell'esterno d'attacco, vero - e probabilmente unico - obiettivo per la riparazione invernale. Il primo nome sulla lista di Giuntoli resta quello di Simone Verdi del Bologna: se con i felsinei la trattativa potrebbe chiudersi o comunque decollare da un momento ad un altro, resta da vincere la resistenza del calciatore, frenato dallo scarso o comunque limitato utilizzo alle spalle di Insigne e Callejon (legittimo, tra le altre cose).

Alle spalle del talento ambidestro di Broni restano in rampa di lancio i nomi di Younes - con il quale si dovrebbe trattare la risoluzione anticipata con l'Ajax - Deulofeu e Politano. Si è raffreddata, infine, la pista che porta al rientro anticipato alla base di Inglese: in questa settimana il Napoli valuterà le condizioni fisiche di Milik, il quale potrebbe tornare a breve in gruppo.