Il Napoli è Campione d'Inverno. La squadra di Maurizio Sarri si impone a Crotone, non giocando una partita bellissima dal punto di vista estetico, del gioco, ma solida e pragmatica. Tre punti che fanno salire gli azzurri a quota 48 in classifica, a più quattro dalla Juventus seconda che domani sarà impegnata a Verona. Decide un gol di Marek Hamsik a metà primo tempo, con gli azzurri in controllo - nonostante qualche brivido di troppo - per il resto della contesa. Ai microfoni di Sky Sport il tecnico toscano ha analizzato la sfida, partendo tuttavia dalle sue considerazioni sul titolo invernale.
"Campioni d'inverno? E' inutile, è un titolo che non esiste e quindi non ci interessa. Ci interessano i numeri importanti perché vuol dire che stiamo lavorando bene, ma tutto finisce lì. Siamo consapevoli che per garantire un futuro al Napoli dobbiamo conquistare la Champions League anche quest'anno. Da questo punto di vista può essere importante aver fatto 48 punti nel girone d'andata".
Riguardo la partita, il tecnico parla di quanto accaduto nella ripresa, oltre che del rigore non fischiato per fallo di mano di Mertens: "Rischi di troppo è eccessivo, perché abbiamo preso giusto un tiro nello specchio. Era una gara che poteva finire larga per noi. Mertens? Io se fossi un arbitro questi rigori non li darei mai. Hamsik la cicca a 10 centimetri da lui. Se abbiamo una responsabilità è quella di non averla chiusa. Poi è normale che nel finale la gara si può sporcare. Nel primo tempo, nei limiti di quello che poteva consentire la situazione di stasera, abbiamo fatto bene".
Dal presente al futuro, con il tecnico che parla così di novità da apportare tatticamente al suo gioco e non solo: "Ci alleniamo a livello collettivo talmente poco tutti insieme che qualsiasi cosa proponessi sarebbe una novità. Da agosto ad oggi di settimane intere di lavoro ne avremmo fatta una. Per avere le idee chiare su come poter fare evolvere questa squadra bisogna avere le idee chiare anche su quella che sarà la rosa definitiva. Con Milik stavamo provando altre cose che adesso abbiamo un attimo abbandonato". E per quanto riguarda il mercato: "Chiedetelo a Giuntoli, io non mi interesso. Secondo me siamo scoperti in un ruolo. Questo è un compito del direttore sportivo. Se parla lui di tattica io mi incazzo, allora io non parlo di mercato".
Ed infine, su come ridurre il gap che separa gli azzurri dalla Juventus, il suo parere: "Negli undici questa squadra è difficilmente migliorabile. Possiamo allargare la rosa e prendere qualche giocatore con caratteristiche diverse che ci permetterebbe di proporre qualcosa di diverso. A me interessa che vengano giocatori forti, non mi interesse se destro o sinistro. Ounas sarà sicuramente un ottimo giocatore, ma sta migliorando nelle lacune che ha di tattica collettiva. Deve fare un percorso, poi può avere una carriera brillante".
Decisivo il sinistro di Marek Hamsik al minuto diciassette del primo tempo. Lo slovacco mette a segno il terzo gol di fila, dopo quelli al Torino ed alla Sampdoria, il primo che vale tre punti pesantissimi. Questo il suo commento ai microfoni di Sky Sport: "Terzo gol di fila? Adesso la palla entra e sono contento. Sono felice per i tre punti, anche non giocando una partita bellissima. Differenze rispetto a due anni fa? La differenza è che partite come questa prima non le vincevamo, ora anche soffrendo riusciamo a vincere. Dobbiamo essere più cattivi davanti al portiere. Tenere l'1-0 fino alla fine in campi del genere è difficile, con il secondo gol saremmo stati più calmi. Maglia celebrativa? Sarà un ricordo per sempre, è la prima ed ultima volta che si metterà sulla maglia qualcosa del genere".