Sarri l'aveva detto e il campo l'ha confermato. I dati fisici del Napoli non sono calati rispetto all'inizio della stagione. La mini crisi apertasi con la sconfitta casalinga subita dalla Juventus sembra già spazzata via nella settimana che precede le vacanze natalizie, che, poi, tanto vacanze, quest'anno, non saranno.
Torino travolto - Il tecnico toscano schiera la sua classica formazione, non rischiando Insigne, che parte dalla panchina. Mihajlovic imposta il Torino nell'ottica di una gara a specchio, imponendo Baselli e Rincon in marcatura ad uomo su Jorginho e Hamsik. Proprio la difficoltà dell'italo - brasiliano a ricevere palla in uscita dallo scarico dei difensori centrali costringe lo slovacco ad abbassarsi sulla mediana, seguito dal proprio marcatore, che, di contro, non può che lasciare ampie praterie alle proprie spalle.
Di queste praterie approfittano gli incursori Allan e Zielinski, schierato in posizione di ala, ma comunque tendente a giocare con i piedi ben piantati all'interno del campo. Il polacco realizza il raddoppio su magnifico taglio centrale che non lascia scampo ad una difesa del Torino francamente imbarazzante nell'occasione. Il Napoli mulina gioco e avversari, la difesa si conferma rocciosa grazie all'apporto ormai imprescindibile di Koulibaly, abile anche a far ripartire l'azione sulla fascia. È il trentesimo e manca soltanto la ciliegina sulla torta. Segna Hamsik, su meraviglioso invito a rete di Mertens. Sono 115, Maradona è raggiunto, il Toro è ormai alle corde.
I numerosissimi napoletani assiepati sulle tribune dello stadio del capoluogo piemontese possono tornare a sfregarsi gli occhi dopo un primo tempo superbo della squadra azzurra, cui, a dire la verità, i granata hanno opposto ben poca resistenza. Molto male i due centrali difensivi, sempre fuori posizione e mai riusciti nella ricerca della linea del fuorigioco. Avulso dal gioco Belotti, imbeccato solo in maniera imprecisa dai due esterni offensivi schierati dal tecnico serbo.
Il secondo tempo inizia con l'ingresso di Adem Ljaijc, per garantire un minimo di fantasia in più all'azione dei padroni di casa. In realtà, lo spartito non cambia, nonostante il gol della bandiera segnato dal "Gallo". C'é il tempo per vedere il rientro di Insigne, cui Sarri concede una manciata di minuti per riassaporare il terreno di gioco. Il Napoli conquista i tre punti e si riprende la vetta abbandonata dall'Inter sconfitta a domicilio dall'Udinese di Oddo.
Le indicazioni per Sarri - Dalla partita di Torino il tecnico toscano potrà senz'altro trarre indicazioni positive, a partire dalla ritrovata verve atletica degli azzurri ed ad una circolazione di palla nuovamente fluida ed efficace. Nonostante l'assenza di Ghoulam, la fascia sinistra sembra essere nuovamente ad un buon livello, grazie ad un ottimo Hamsik e ad un Zielinski che sta prendendo confidenza con il ruolo ritagliatogli. Molto bene i difensori centrali, bucati solo in occasione di un rimpallo.
Rispetto alle ultime uscite è apparso in crescita anche Jose Callejon, protagonista di una serie di ottimi ripiegamenti che fanno ben sperare. Unica nota stonata, il nuovo 0 nella casella gol segnati per Dries Mertens: il belga è a secco da ormai 5 partite, un'infinità per i suoi standard realizzativi, e anche ieri si è divorato un gol praticamente fatto. Come tutti gli attaccanti, chiaramente, un momento di appannamento è più che fisiologico. Quando riprenderà a pieni giri anche il motore del folletto con il numero 14, potrebbero essere dolori. Intanto, però, Sarri si gode il primato e il suo magnifico capitano con il numero 17.