Un giorno di riposo. Ventiquattro ore e poco più per provare a togliere la ruggine di un risultato, il terzo di fila, che fa storcere il naso al gruppo, allo staff tecnico ed alla città tutta. Il calo, fisiologico, fisico come mentale, alle spalle dell'asfissia dell'attacco del Napoli di Maurizio Sarri, in generale a condizionare la prestazione di tutta la squadra, la quale stenta a trovare ritmo e velocità in fase di impostazione, di fraseggio, quel fraseggio che è causa scatenante dei successi partenopei. Il tecnico toscano ha concesso un giorno di riposo ai suoi ragazzi prima di ritrovarli al centro sportivo di Castelvolturno, quest'oggi, per la ripresa delle ostilità. 

Insigne dopo un gol a San Siro - Foto Napoli Twitter

Si torna al lavoro in vista della trasferta, difficile, di Torino, contro i granata che ieri sera hanno messo in mostra un'ottima condizione fisica, alla quale si unisce il risultato, rotondo, che fa morale ed entusiasmo dopo i quattro pareggi di fila. Sabato pomeriggio i napoletani troveranno un toro agguerrito ancor di più, voglioso di bissare lo sgambetto ad una delle big del campionato e soprattutto tornare al successo davanti al pubblico di casa. La squadra di Mihajlovic è in salute, più del Napoli, motivo per il quale ottenere un risultato positivo all'ombra della Mole sarà ancor più arduo. Il tutto nell'intento e con la speranza di recuperare Lorenzo Insigne, altro faro del gioco partenopeo la cui assenza sta pesando più del previsto. 

Campo, ma anche mercato - Assenze, quelle di Milik, Insigne e Ghoulam, alle quali la rosa del Napoli ha sopperito non alla perfezione. Mario Rui ha fornito discreto apporto, meno di quanto fatto da Ounas o chi per lui schierato nel ruolo del talento di Frattamaggiore. Motivo per il quale il Napoli si sta muovendo in tal senso in vista del mercato di gennaio: se Vrsaljko rappresenta oramai un pallino fisso per quanto concerne la corsia difensiva - i partenopei si sarebbero avvicinati alla cifra chiesta dall'Atletico per la cessione, una ventina di milioni, non di più - per l'attacco il nome più gettonato, o quantomeno quello più in auge in queste ore, sembra essere quello di Domenico Berardi del Sassuolo.

Tra Berardi e Chiesa, il Napoli programma il futuro - Foto Vivo Azzurro
Tra Berardi e Chiesa, il Napoli programma il futuro - Foto Vivo Azzurro 

Il mancino di Cariati è un altro pallino del patron, al pari di Federico Chiesa - dichiarato però incedibile - e, probabilmente assieme a Verdi del Bologna, potrebbe rappresentare il giusto mix tra qualità tecniche, esperienza in campo nazionale e non solo, e aspetto anagrafico per affondare il colpo e fare un sacrificio economico nella finestra di mercato invernale. Il Napoli ci pensa - con il Sassuolo che potrebbe essere interessato a Maksimovic o Tonelli, con Cannavaro sul piede di partenza destinazione Cina dal fratello - oltre a quello che sarà il discorso legato ad Inglese (il quale potrebbe approdare all'ombra del Vesuvio a gennaio iniziato), anche se in quel caso si valuteranno le condizioni fisiche di Milik. Le carte sono tutte, o quasi sul tavolo, a meno che Giuntoli non possa estrarre dalla manica un asso a sorpresa.