Sedicesima tornata della massima serie, siamo al tramonto del girone d'andata, a un passo dalle festività natalizie. Sotto l'albero di Cagliari e Sampdoria, un carico di doni, a conferma dell'ottimo lavoro e del buon percorso. La cura Lopez funziona, i sardi sono ora lontani dalla zona calda, il cuscinetto di sei punti è piuttosto confortevole e consente di guardare con fiducia ai prossimi impegni. Il calendario non aiuta, perché pone i rossoblu di fronte a una serie di gare sulla carta da bollino rosso. Dopo la Sampdoria, in sequenza, Roma, Fiorentina, Atalanta, Juventus e Milan. Sfruttare il fattore casalingo diventa così imperativo e il tecnico sogna il bottino pieno alla Sardegna Arena, anche per dare continuità all'ottimo raccolto recente. Nell'ultimo turno, pari con il Bologna, sette punti in quattro gare, unico stop con l'Inter.
La Sampdoria deve invece replicare al primo momento difficile. Due battute d'arresto in rapida sequenza. Il tracollo di Bologna, prima della sconfitta - di misura - con la Lazio. In Liguria, blucerchiati al timone a lungo, scossa biancoceleste in chiusura e un pizzico di rammarico per Giampaolo, da molti indicato come allenatore di primo livello per l'operato in casa Samp. Programma di certo più accomodante rispetto a quello del Cagliari, la Doria trova, dopo questa partita, Sassuolo, Napoli, Spal e Benevento. Un filotto può avvicinare all'élite della A, alla quinta piazza occupata attualmente dalla citata Lazio di Simone Inzaghi.
Per la partita odierna, Lopez ha pochi dubbi. 3-5-2, con Farias al fianco di Pavoletti nel settore d'attacco. Joao Pedro, a segno con il Bologna, si muove un passo indietro. In mediana, Cigarini e Ionita. Assente illustre è Barella, fuori un turno per squalifica. Faragò e Padoin occupano le corsie esterne, mentre Ceppitelli dirige la linea a tre a protezione di Rafael - in vantaggio su Cragno. Romagna e Pisacane completano l'undici. Possibile variabile l'inserimento di Dessena, con naturale avanzamento di Joao Pedro ed esclusione di Farias.
Giampaolo non ha a disposizione Linetty e deve sciogliere un solo interrogativo. Ferrari sprinta per sigillare la maglia da titolare, Regini tenta la rimonta. 4-3-1-2 canonico, con Ramirez a creare sulla trequarti, a ridosso del tandem Zapata - Quagliarella. Torreira è il perno a centrocampo, le mezzali sono Praet e Barreto. Silvestre rifinisce la coppia centrale, i laterali bassi sono Bereszynski e Strinic. Tra i pali troviamo Viviano.
Si gioca alle 18, fischia Pasqua.