Continuare a fare bene e, perché no, vincere anche contro un avversario di tutto rispetto. Sarà questo l'obiettivo del Cagliari di Diego Lopez, che domani aprirà la sedicesima giornata di Serie A sfidando alla Sardegna Arena una Sampdoria ferita ma non morta, sicuramente però in leggera flessione dopo l'inizio scoppiettante. Al centro di un discreto momento di forma, i rossoblu cercheranno di ripetere quanto di buono visto in casa del Bologna, proponendo una prestazione attenta dietro e cinica in avanti, con Leonardo Pavoletti ancora avido di reti per confermarsi come uno dei migliori attaccanti in circolazione.
Secondo le ultime informazioni provenienti da Asseminello, il tecnico Lopez non dovrebbe avere dubbi di formazione, disponendo i suoi con quel 3-5-1-1 che tanto bene sta facendo ai sardi. Davanti a Rafael, l'unico dubbio riguarderebbe l'acciaccato Andreolli, in ballottaggio con Pisacane, mentre sono certi del posto sia Romagna che Ceppitelli. Nella zona centrale del campo, squalificato Barella, spazio a Dessena, che con Ionita formerà la coppia di mezz'ali incaricate di supportare la manovra offensiva. In mezzo a loro, chiavi del gioco affidate a Cigarini. Dietro l'unica punta Pavoletti, confermatissimo, dovrebbe agire Joao Pedro, anche se non è da escludere la presenza di Sau o di Farias. Farago' e Padoin, invece, gli interpreti laterali.
Intervistato in esclusiva durante la trasmissione Radiolina, è stato proprio Leonardo Pavoletti a parlare della Sampdoria: "Sicuramente non viene da un buon momento però ha fatto vedere in questo campionato di che pasta è fatta: ha vinto il derby e battuto la Juventus.Gioca bene a calcio, dovremo fare un’ottima partita: tosti contro l’Inter, ma segnare più gol. Una vittoria sarebbe fondamentale per noi: daremo il massimo per arrivare a 19 punti". Importante, anche il passaggio sul suo momento in rossoblu "L’impatto è stato eccezionale. Sono venuto qui con tanta voglia di fare, all’aeroporto i tifosi mi hanno riservato un’accoglienza trionfale. Qui sono rinato, mi sento molto vicino al Pavoletti di Genova. Cerco solo un po’ di continuità: prima mancava la condizione, ora bisogna aggiustare la mira" conclude.