Ci sono un napoletano ed un argentino. No, non è, seppur possa sembrare, l'inizio di una barzelletta di pessimo ordine, ma ciò che ci aspetta nell'attesissimo match di venerdì sera al San Paolo. Napoli - Juve è anche Insigne contro Dybala, il 24 contro il 10, il talento italiano contro l'estro sudamericano.
Paulo "La Joya" - Iniziando l'analisi, per dovere di ospitalità, dal talento argentino, non se ne può che denotare la grande crescita rispetto ad un'annata, quella scorsa, in cui la continuità era decisamente venuta a mancare.
Il classe '93, ormai stabilmente nella posizione di seconda punta nel 4-2-3-1 varato da Allegri, ha iniziato il campionato andando a segno per ben 12 volte, frequenza realizzativa che non riusciva a mantenere dai tempi di Palermo. Nonostante un leggero calo nelle ultime uscite, frutto probabilmente di stanchezza accumulata e normale calo di forma autunnale, il numero 10 della Juventus, anche considerando la probabile assenza dello spauracchio Higuain, rimane l'uomo più pericoloso da neutralizzare per la banda Sarri.
Con il suo sinistro, infatti, l'uomo venuto dall'Argentina è in grado di mandare in porta i compagni con facilità disarmante, così come di pennellare da calcio da fermo in alternativa al compagno Pjanic. Toccherà presumibilmente a Jorginho o ad Allan schiacciarsi in marcatura su Dybala che ha come difetto quello di eclissarsi spesso nelle partite importanti. E, nonostante le consuete smentite di rito, la sfida del San Paolo importante lo è, eccome.
Punti di forza: sinistro devastante e visione di gioco
Punti deboli: non sempre al centro del gioco
Lorenzo il Magnifico - Probabilmente è l'uomo più in forma del momento, non solo in Italia, ma anche considerando la maggior parte dei campionati europei. Praticamente sempre impiegato dall'inizio da un anno a questa parte, Insigne ha finalmente trovato la maturità che tutti attendevano.
Il ragazzo di Frattamaggiore è uno degli artefici, con 4 gol e 4 assist, dello straordinario andamento del Napoli, ancora imbattuto in campionato. Lorenzinho è il classico caso nel quale i numeri non dicono tutto: i gol realizzati, seppur numericamente inferiori rispetto a Dybala sono, se possibile, ben più pesanti (si chieda, da ultimo, al portiere dello Shakhtar Pyatov) e accompagnati da tanto lavoro oscuro.
Sempre al servizio della squadra, infatti, il numero 24 è diventato giocatore a tutta fascia, disponibile al sacrificio e dotato di una personalità fuori dal comune. Nella sfida di Venerdì sarà preso in consegna, presumibilmente, dallo svizzero Lichsteiner o dal suo sostituto, qualora quest'ultimo non dovesse giocare: i tifosi azzurri si augurano che possa far vivere una serata magica.
Punti di forza: il tiro a giro e la personalità
Punti deboli: non in perfette condizioni fisiche