Il Napoli fa il suo dovere, batte lo Shakhtar Donetsk con un perentorio e meritato 3 a 0 e spera. Incrocia le dita, affinchè quella mistica combinazione di risultati che porterebbe gli azzurri agli ottavi di finale di Champions League si materializzi, diventi strabiliante realtà. La creatura di Sarri si è evoluta, ormai è da considerare un manuale di bellezza ed intelligenza calcistica. Non sbrana immediatamente l'avversario di turno, lo studia, per poi sfinirlo a suon di affondi, percussioni e movimento continuo senza palla.

In uno stadio semi-deserto, il Napoli ha lottato, dimostrando di essere cresciuto. Non ha snobbato il match così come invece hanno fatto i tifosi, i quali hanno incredibilmente voltato le spalle ai propri beniamini in una delle serate più importanti della stagione. Vittoria doveva essere e vittoria è stata. Ora, gli azzurri si regalano due settimane di speranze. Attesa, tanta, che di certo accrescerà il desiderio, quello di fare capolino tra le prime sedici d'Europa.

Non dipenderà tutto dal Napoli, purtroppo. Per raggiungere il secondo posto nel girone, e quindi gli ottavi per il secondo anno consecutivo, gli azzurri dovranno vincere in casa del Feyenoord e sperare che lo Shakhtar perda in casa con il Manchester City. Non è semplice, ma tutto è possibile. Se Guardiola farà il Guardiola e la sua squadra si comporterà come fatto negli ultimi mesi, potremo già iniziare a preparare lo spumante, perchè tra il City e gli ucraini c'è una differenza tecnica marcatissima, abissale. Si sa, però, che nel calcio l'imprevisto è sempre dietro l'angolo, e noi tocchiamo ferro.

La serata di Champions andata a libri ha consegnato un Napoli appeso ad un filo. Le possibilità di vederlo fuori dagli ottavi di Champions sono tante, inutile raccontarci bugie e fandonie varie. 'Manchester City 15, Shakhtar Donetsk 9, Napoli 6, dobbiamo vincere a Rotterdam e poi sperare che il City ci faccia il regalo di Natale anticipato'.

Sarà il ritornello che ascolteremo mille e più volte nei prossimi giorni. Certo, per una piazza blasonata come Napoli, che vive notte e giorno di calcio, non è il massimo sostenere questo tipo di discorsi. Previsioni e pronostici che fanno male al cuore. Noi ci facciamo cullare dalla performance canore degli ultras, che a fine gara hanno espresso la loro idea: "Dai ragazzi, noi ci crediamo".

Appuntamento tra due settimane, ci si gioca tutto.